IL BRACCIALE ROMPICAPO CHE DETTA LE REGOLE DEL GIOCO (E DEL TEMPO)
Tecnicamente parlando il bracciale di un orologio è un elemento portante — guai a definirlo accessorio — di una complessità tale da far perdere il sonno ai suoi progettisti. Il perché è presto detto. Deve essere sinuoso, bilanciato, armonicamente equilibrato, esteticamente raffinato. Insomma, un autentico rompicapo. Sarà anche per questo che i migliori bracciali sono spesso usciti dalle botteghe degli orafi più navigati. O dagli atelier di maison come Cartier, che l’arte di registrare il tempo l’ha coltivata con dedizione ed entusiasmo di pari passo con quella dell’alta gioielleria. Dando vita sovente a commistioni tra le parti di rilevante interesse, ultima delle quali ha interessato il Maillon de Cartier.
Un modello declinato in più esecuzioni, con movimento al quarzo, il cui nome stesso la dice lunga sul ruolo centrale interpretato dal suo bracciale. Perché “maillon” in francese è l’equivalente di “maglia”, intesa come elemento di collegamento di una catena metallica, indizio che lascia pochi dubbi a riguardo della scala delle priorità alla base della genesi di questa famiglia di orologi. Che è tutta nuova (esisteva già, ma solo all’interno di collezioni di gioielleria) e già questo in casa Cartier è un evento di non poco conto. Perché per aver accesso ad una ristretta élite che annovera nomi di spicco del calibro di Santos, Tank, Panthère o Pasha occorre avere tutte le carte in regola per divenire stabilmente un’icona destinata a sopravvivere allo scorrere del tempo.
E qui entra in gioco il design, che per Cartier si è sempre sviluppato attraverso un processo creativo personale, autentica firma autografa idealmente apposta in calce ad ogni sua creazione. Meglio se non convenzionale. Approccio che caratterizza anche il Maillon de Cartier le cui maglie del bracciale, allineate di sbieco in una sorta di rivisitazione dei classici codici gourmette, dettano le regole del gioco influenzando nella forma e nelle dimensioni la piccola cassa, disegnata trovando la quadra di un esagono dai lati irregolari. Effetto grafico il cui vocabolario espressivo spazia, a ben vedere, dall’arte cinetica all’architettura. Non a caso influssi storici del bagaglio culturale di Cartier.
Le maglie, allineate di sbieco, influenzano nella forma e nelle dimensioni la piccola cassa del nuovo Maillon di Cartier. Il loro design sconfina nell’alta gioielleria