LA CASA MUSEO CHE OSPITA EMOZIONI
L’attesa del ritorno (di opere prestate alle mostre, tra cui il San Maurelio di Cosmè Tura) e l’attesa della ripresa del restauro della Madonna del Mantegna (uno dei simboli del Poldi Pezzoli, insieme alla Dama del Pollaiolo), all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Questa raffinata Casa-museo milanese da poco riaperta (seguitissime online le sue “storie” legate ai dipinti: la Madonna del libro del Botticelli con 257 mila contatti), riannoda fili, anche con la mostra storica sulla moda (fino al 28/09). L’affezione da remoto ora è di nuovo osmosi tra persone e capolavori, il museo come entità partecipata «con una gioia pacata, uno slow time», dice la direttrice Annalisa Zanni. «Le pillole video momento propedeutico alla riappropriazione fisica; occorre insegnare ad osservare, non bastano le emozioni, l’opera d’arte concentra narrazioni, significati».
Ma quel treno per Firenze prenotato a fine febbraio e mai preso dalla direttrice per recarsi all’Opificio ci riporta al restauro sospeso della Madonna del Mantegna, opera rinascimentale (affidata alle mani della restauratrice Lucia Bresci). Qui non c’è smartworking. «Insostituibile il commento dal vivo. Davanti all’opera, con l’occhio della storica dell’arte e dei tecnici, si prendono decisioni condivise, a seguito di sofisticate indagini». Su una materia pittorica risaputa fragile, che ha svelato un nuovo modus operandi dell’artista, dipingendo (con colori a tempera misti a colla) non più su tavola ma su tela. «Su un nuovo supporto sperimentò questa tecnica esecutiva, usata di rado e poi abbandonata, dosando diversamente i materiali».
MOSTRA/MEMOS. A PROPOSITO DELLA MODA IN QUESTO MILLENNIO
BIGLIETTO DEL MUSEO A 1 EURO PER I PRIMI 3 MILA VISITATORI E TESSERA AMICI DEL POLDI PEZZOLI GRATIS FINO A FINE ANNO.
MOLTI GLI EVENTI CULTURALI PROGRAMMATI