Corriere della Sera - Sette

Mio marito sta per tradirmi. Lo fermo?

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7dicuori@rcs.it

Caro Massimo, il 3 giugno hanno riaperto i confini tra le regioni e probabilme­nte mio marito mi tradirà! Da un anno lavora a 200 km da casa e rientra solo per il weekend. Ho scoperto dal suo cellulare (mi credi se ti dico che è avvenuto accidental­mente?) che da qualche mese chatta in maniera “piccante” con una ex dei suoi vent’anni; probabilme­nte il meteorite Covid ha rallentato l’evoluzione della liaison, ma adesso che si può di nuovo attraversa­re il fiume che divide le nostre due regioni... immagino che il bilocale d’appoggio diventerà un’alcova per la ricostitui­ta coppietta... oppure no? Posso sperare che il giochino online basti a placare la crisi di mezza età (abbiamo entrambi 50 anni) o sarà bene che io esca allo scoperto e prenda il toro per le corna, prima che sia troppo tardi? Ma se torna a Canossa solo perché colto in flagrante... che me ne faccio? Abbiamo sempre avuto un’ottima intesa e, da quando nostra figlia vive all’estero, ci siamo ricavati maggiore intimità, benché spesso impegnati nel lavoro... ma ho la sensazione che le nuove incombenze stressanti e forse una ritrovata libertà abbiano innescato una miccia, una ricerca di trasgressi­one ... non con me, però.... La domanda è vecchia come il mondo, ma totalmente inedita per me che amo mio marito e non voglio perderlo, tuttavia ho sempre affrontato le realtà anche più spiacevoli, senza nascondere la testa nella sabbia. Faccio scoppiare la bomba o aspetto pazienteme­nte sulla riva del Gange?

Lucia

CARA LUCIA PAZIENTE O BOMBAROLA, trovo che a volte ci sia una certa approssima­zione nel ridurre le crepe di un matrimonio a “crisi di mezza età”. Per la serie: tutto andrebbe benissimo tra noi, se non fosse che lui/lei sente approssima­rsi la vecchiaia e spasima dal desiderio di spararsi le ultime cartucce altrove; facciamo passare la mattana e poi vedremo di riportare la pecorella smarrita all’ovile. Non nego che sia questo il percorso di tantissime storie, ma la premessa mi pare incompleta. Di solito la gente va in cerca di qualcosa che non trova più. Se tuo marito ha ricomincia­to a flirtare con la ex dei vent’anni è perché aveva bisogno di qualcosa che gli manca in casa. Qualcosa di cui si può fare a meno per un po’, ma che prima o poi reclama i suoi diritti: l’emozione di desiderare e di sentirsi desiderati.

So bene che è impresa improba chiedere a una coppia sposata da una vita di conservare la tensione erotica che esisteva da fidanzati (e che talvolta non esisteva nemmeno allora). Ma quel bisogno c’è, e se non si trova il modo di soddisfarl­o dentro il rapporto – dedicandov­i del tempo, molto tempo – si finisce per andarlo a cercare altrove. Se tu non senti la stessa esigenza di tuo marito è perché hai sublimato il sentimento e hai trovato qualche altra forma di equilibrio. Ma sbaglieres­ti a imputare la vostra crisi alla relazione parallela, peraltro forse neppure consumata. La ex di ritorno è un effetto, non la causa. Quando tuo marito era concentrat­o su di te, neanche Charlize Theron sarebbe riuscita a distrarlo. Se adesso basta una donna con cui ha avuto una storiella trent’anni prima, dipende dal fatto che il vostro legame si è logorato. Anzi, congelato. E nemmeno la clausura obbligator­ia dei mesi scorsi è riuscita a scioglierl­o, in un senso o nell’altro. Non si tratta di rinfacciar­e a lui il presunto tradimento (la bomba) o di far finta di nulla sperando che rinsavisca (la riva del Gange). Se non vi dite in faccia che il vostro matrimonio è malato e non pensate insieme alle cure per mantenerlo in vita, la “di

«DA QUALCHE MESE STA CHATTANDO CON UNA EX DEI VENT’ANNI. FACCIO SCOPPIARE LA BOMBA O ASPETTO SULLA RIVA DEL GANGE?»

strazione” è destinata a ripetersi. E magari la prossima volta a varcare la sponda del fiume sarai tu. non avere voce in capitolo. Almeno in una prima fase: poi sia l’amante sia la persona tradita, di fronte alla sostanzial­e incapacità della “fune” di decidere da che parte cadere, tendono a indirizzar­e gli strali del loro disprezzo verso di essa. Tu ti chiedi come sia possibile che gli amanti non rispettino le precedenze e che i partner traditori non conoscano la riconoscen­za. Ma l’amore passionale è fuori dal tempo, l’unico momento che conosce è il presente: non sa che farsene dei diritti pregressi. Quella che a te sembra una manifestaz­ione di egoismo e di protervia, all’amante di tuo marito apparirà come una naturale conseguenz­a della realtà delle cose. Se a scrivermi fosse stata lei, probabilme­nte avrebbe detto: «Ma quanta poca dignità mostra di avere una moglie che accetta di restare con un uomo che non l’ama più?» Il passato, che per te è la radice su cui si fonda il matrimonio, per lei è una foto in bianco e nero da chiudere in un cassetto. Tutto sta a capire se lo è anche per lui. Ma è difficile distribuir­e i torti e le ragioni, perché ciascuna delle parti in causa osserva la situazione dal suo punto di vista. Difficile e inutile. L’esito dipende dalla forza vitale che conserva il rapporto tra te e tuo marito. Il passato, di per sé, non basta a giustifica­rne la prosecuzio­ne. Alla lunga nessuno vive bene dentro un museo.

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si ripresenta, l’opportunit­à di portare a termine qualcosa rimasto incompiuto. Per noi è l’invito a ricomincia­re, a partire alla
riscossa, accettando e assecondan­do il cambiament­o. In quale direzione?
Con questa rubrica vogliamo
aiutarvi a sceglierla: scrivete a
Il 7 di Cuori è la carta che indica la seconda possibilit­à, l’occasione che si ripresenta, l’opportunit­à di portare a termine qualcosa rimasto incompiuto. Per noi è l’invito a ricomincia­re, a partire alla riscossa, accettando e assecondan­do il cambiament­o. In quale direzione? Con questa rubrica vogliamo aiutarvi a sceglierla: scrivete a
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