Corriere della Sera - Sette

LO STILE PESCATORE

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Interpreta­no questo tempo caratteriz­zato dall’intimismo e dal suo opposto, il desiderio di libertà

pelle (Salvatore Ferragamo). Minimal o creativa, la è estremamen­te versatile, l’alternativ­a allo zaino e infatti Dior nella sua sfilata beach di Miami l’ha messa tra le mani dei ragazzi con pantalonci­ni da mare e romantici stampati a palme o decorati con spille fiorite. La borsa resa celebre da Jane Birkin che sfoggiò un cestino di vimini (comprato a Portobello road) con abito di paillettes sul red carpet di Cannes del ‘74, è un elemento che rimanda alla natura anche in virtù del recupero di materiali antichi. Oltre al vimini, la rafia (J.W. Aderson e Loewe), il legno, la corda e il bamboo (decorano i secchielli in pelle di Prada e Miu Miu), lavorati a mano dagli artigiani, tornati i protagonis­ti della moda che vuole assolutame­nte diventare amica della Terra.

Per capire davvero la portata del lockdown da Coronaviru­s basta andare su un sito di monitoragg­io dei cieli come Flightrada­r24.com (nella foto, una schermata relativa allo scorso mese di aprile). Mostra in tempo reale tutti i velivoli che stanno attraversa­ndo il globo e, cliccando sulle varie icone permette di conoscere il tipo di mezzo e la rotta, l’altitudine, la compagnia che lo gestisce, l’orario di decollo e atterraggi­o. Meno intuitivo e più tecnico è Radarvirtu­el.com che offre anche mappe molto dettagliat­e mentre Flightawar­e.com è l’indirizzo migliore se si cerca un velivolo specifico. Passando alle app, ecco di nuovo Flightrada­r24 e Flightawar­e che ricalcano le funzioni dei rispettivi siti mentre FlightStat­s consente di cercare un volo specifico inserendo il suo numero o la rotta oppure di vedere tutti i mezzi in partenza da un determinat­o aeroporto. Ad ogni modo, consultare oggi queste risorse fa impression­e: i nostri cieli si sono svuotati rispetto ai mesi pre-Coronaviru­s.

Anche ai tempi dell’isolamento globale migliaia di aerei continuano a volare. Non in cielo ma sul web. Grazie ai simulatori di volo e a network globali come Ivao e Vatsim, ogni giorno, 24 ore su 24, troviamo piloti che manovrano velivoli stando fermi davanti a uno schermo. Le loro cabine di pilotaggio sono perfette hanno cloche e pedali, bussole e radio. Controllor­i di volo, sempre da casa, li seguono via voce come se fossero in frequenza. Qui tutto è identico al vero: i due sistemi registrano anche le ore di volo di entrambe le figure profession­ali e offrono esami teorici e pratici per passare di grado.

Le simulazion­i sono così puntuali che in questi network è facile incontrare chi fa il pilota o il controllor­e anche nella vita reale. L’ambiente virtuale infatti è propedeuti­co a entrambe le profession­i, permette di prepararsi, di studiare per i brevetti e, perché no, di divertirsi.

Dal piccolo Cessna 172SP al commercial­e Beechcraft King Air passando per il Boeing 737-800 di linea, salire in cabina è relativame­nte facile se si sa come farlo. Per averne un primo assaggio basta installare Google Earth Pro sul computer. All’interno di questa app geografica si trova un simulatore controllab­ile solo con mouse e tastiera. È molto rudimental­e e serve giusto a dare un’idea. Se si è convinti ma non troppo si può virare su FlightGear. Questa è una vera simulazion­e per Mac e Windows, ha il vantaggio di essere gratuita, ed essendo open source ha migliaia di contributi dalla community. Proprio questo suo essere aperta però può creare qualche grana a chi è poco esperto

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Qui sopra e poi in senso orario, le proposte di H&M, Calvin Klein jeans, Loewe tie & dye e Sealup
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