SIAMO TUTTI PILOTI DI VOLO
di informatica. In attesa del prossimo capitolo di Flight Simulator, il decano della simulazione casalinga in uscita nel corso dell’anno, quindi ecco un prodotto fatto e finito come X-Plane 11. Anch’esso ha una lunga storia alle spalle e sta conquistando sempre più “sim pilot”. Grazie agli oltre 30mila di aeroporti permette di fare il giro del mondo.
Capitolo arduo è la strumentazione. Come si diceva, molti a casa hanno una vera cabina di pilotaggio ma si può iniziare da un semplice joystick, magari il Logitech G Extreme 3D Pro, che è robusto, preciso e dal prezzo abbordabile. Poi tutto dipenderà dal velivolo d’elezione. L’ideale infatti è scegliere un aero e specializzarsi su quello, acquistando le medesime strumentazioni che si trovano a bordo. La ciliegina sulla torta, per una simulazione più vera del vero, è un visore Vr come l’HP Reverb o l’Oculus Rift. Una volta inforcato permette di sentirsi davvero a bordo, di girare la testa per vedere le nuvole o di abbassarla per godere degli splendidi panorami. La scelta del modello dipende dal simulatore scelto e dal computer posseduto: i caschetti Vr richiedono molta potenza e schede grafiche potenti.
Quale che sia la scelta l’importante è non scoraggiarsi. Il simulatore non è un videogioco in senso stretto, non è fatto per essere appassionante o divertente ma realistico. La curva di apprendimento è molto ripida, all’inizio si capirà poco o nulla e serve studiare, volare e ancora studiare per giorni o per mesi prima di goderne appieno. Insomma, è proprio come nella realtà.