LEI PARTIREBBE O NO? AEREI, ECCO LE REGOLE
Salvatore Sciacchitano, il primo italiano presidente dell’Icao (l’organizzazione internazionale dell’aviazione civile) con sede a Montreal, spiega tutte le novità dei voli, fra distanze da tenere, mascherine da cambiare ogni 4 ore e pasti confezionati. E risponde alla domanda che tutti vorremmo fargli
Le destinazioni
Meglio, allora, tentare qualcosa vicino casa. Dominano i voli in Puglia e in Calabria, in Sicilia e in Sardegna, almeno ad analizzare le prenotazioni di questi giorni. E infatti è sull’asse Nord-Sud che Alitalia, Ryanair ed easyJet si stanno concentrando molto, con una guerra di prezzi che raramente s’è vista almeno a queste latitudini. Qualche prenotazione c’è anche verso la Spagna e il Portogallo, la Francia e la Grecia e i Balcani. settimana di luglio. Che poi, a ben vedere, non sono nemmeno sette giorni, ma cinque. Quasi fosse un periodo sabbatico dal lavoro, anzi dallo smartworking, e quindi una tregua pure dalle mura di casa. Agosto? Non pervenuto, o quasi. Eccezion fatta per quelli — e per ora sono ancora pochi — che nei report delle compagnie aeree finiscono alla voce «vfr», visiting friends and relatives, coloro che s’imbarcano per andare a trovare parenti e amici, appunto. meglio se viene mandato in stiva) e spostarsi poco o per niente, cioè giusto quel che serve per fare i bisogni.
Finiti i tempi — almeno per questi mesi — delle chiacchierate in corridoio e del personale di volo che lancia occhiatacce perché, ecco, c’è proprio bisogno di bloccare la strada mentre tocca servire i pasti? A proposito dei pasti. Saranno esteticamente brutti, ma igienicamente impeccabili nelle loro confezioni sigillate.
queste linee guida direi proprio di sì» replica convinto «ho già i miei voli prenotati per l’Italia. E non dimentichiamo che in aereo l’aria è pulita come quella delle sale operatorie degli ospedali».
E ora un po’ di momento «Super Quark». Il sistema di circolazione dentro gli aeromobili — spiegano gli ingegneri dei costruttori Boeing e Airbus — è stato pensato per far circolare aria al 50% presa da fuori e al 50% da dentro (ma filtrata) per 20-30 volte all’ora: quello che a catturare fino al 99,97 per cento dei microbi presenti», sostiene la Iata. Una percentuale che secondo alcune compagnie sui loro jet sale al 99,999 per cento andando così a fermare particelle anche di 0,01 micrometri di diametro.
I coronavirus hanno una dimensione che va da 0,08 a 0,16 micrometri. L’aria che arriva dall’alto — all’altezza delle cappelliere — scende velocemente in basso e viene poi catturata da altri filtri posti sul pavimento. le occasioni di contatto fisico.
La quarta: informarsi sulla situazione sanitaria del posto anche il giorno stesso della partenza perché molto può variare e a destinazione potrebbe essere stata introdotta la quarantena. La quinta: calcolare molto bene il programma degli spostamenti. Le nuove procedure di controllo e imbarco sono diluite nel tempo e nello spazio, quindi meglio aggiungere 45-60 minuti ai soliti ritmi dall’ingresso in aeroporto all’inizio dell’imbarco.