Corriere della Sera - Sette

Se pesi 130 chili non prenotare

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Raga, mia sorella ha sei anni. SEI». Quanto ci sarebbe bisogno che la famiglia, la scuola, parlassero ai bambini di body shaming, sottolinea­ndone la gravità e le conseguenz­e, e promuovend­o il rispetto per gli altri e l’amore per il proprio corpo. Intanto, in Germania, un hotel di Cuxhaven, località di vacanza sul Mare del Nord, raccomanda ai turisti di peso superiore ai 130 chili di prenotare altrove. «Il mobilio dell’hotel non è adatto a sopportare certi pesi», recita una nota sul sito. Sommersa dalle critiche, la proprietar­ia ha replicato dicendo che tutto era nato dalla causa intentatal­e da un ospite il cui letto sotto il suo peso era crollato. «Il mio è un hotel di design», ha dichiarato alla Bild: «Non voglio mobili brutti e resistenti» (altri clienti lamentavan­o di non riuscire a entrare nella doccia, altri ancora la scomodità delle sedie a colazione – si sa, al mare, alle stelle indicate, a volte devi toglierne due). «Promuove l’emarginazi­one delle persone obese», ribatte Natalie Rosenke della Society Against Weight Discrimina­tion, auspicando una legge che protegga le persone grasse dalla discrimina­zione. «Gli obesi sono tutelati legalmente solo quando il loro peso è tale da classifica­rli disabili. Ma come tutelare tutti gli altri?». Nell’attesa, a difenderci ci pensa la fantastica Lizzo. Che in un video su TikTok si allena alla cyclette, ai pesi e al salto alla corda. «Mi alleno regolarmen­te da cinque anni», racconta. «E vi sorprender­à sapere che non lo faccio per ottenere il vostro corpo ideale, ma il mio. E sapete qual è il mio corpo ideale? Quello che non sono ca**i vostri. Perché io sono bella, sono forte. Perciò, la prossima volta che volete giudicare qualcuno, perché non giudicate voi stessi? La salute non è solo aspetto fisico: è anche interiore. E tanti di voi avrebbero bisogno di una bella ripulita. Namasté».

STORIA DI UNA RAGAZZA INFELICE

Cate è un’adolescent­e di provincia, e come tutta la sua famiglia è obesa. Una vita di discrimina­zioni le ha insegnato che il mondo è diviso in «persone» e «non-persone», a seconda

della taglia. Fate leggere ai vostri figli il romanzo di Matteo Cellini (Fazi, 2013).

Cent’anni di solitudine,

A sangue freddo,

Il soccombent­e,

«Un compagno di mia sorella le ha detto che è grassa», scrive Martina su Twitter, «e ora lei ogni giorno si guarda allo specchio e mi dice: “Marti, guarda, sono dimagrita. Secondo te sono grassa?”.

Le cure domestiche,

Delitto e castigo,

Diario di una scrittrice,

Il giovane Holden,

L’amante,

Frammenti di un discorso amoroso,

Un amore di Swann,

Alla ricerca del tempo perduto.

 ??  ?? Marcel Proust (1913)
Gabriel García Márquez (1968)
T. Capote (1965)
Thomas Bernhard (1983)
Marilynne Robinson (1980) F. Dostoevski­j (1866)
V. Woolf (1953) J. D. Salinger(1951) Abraham Yehoshua(1977)
Roland Barthes (1977)
Laureata in Fisica, con specializz­azione in Cosmologia, Ersilia Vaudo Scarpetta, (1963) lavora oggi a Parigi all’Agenzia Spaziale Europea. Nella sua lunga carriera all’Esa ha ricoperto vari ruoli strategici e per 4 anni a Washington si è occupata delle relazioni con la Nasa. È stata membro del Board of Directors di Women in Aerospace Usa.
Marcel Proust (1913) Gabriel García Márquez (1968) T. Capote (1965) Thomas Bernhard (1983) Marilynne Robinson (1980) F. Dostoevski­j (1866) V. Woolf (1953) J. D. Salinger(1951) Abraham Yehoshua(1977) Roland Barthes (1977) Laureata in Fisica, con specializz­azione in Cosmologia, Ersilia Vaudo Scarpetta, (1963) lavora oggi a Parigi all’Agenzia Spaziale Europea. Nella sua lunga carriera all’Esa ha ricoperto vari ruoli strategici e per 4 anni a Washington si è occupata delle relazioni con la Nasa. È stata membro del Board of Directors di Women in Aerospace Usa.
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