FORME SINUOSE E TINTE FORTI IL RITORNO DEGLI ANNI 70
Ironico, colorato, morbido, ma soprattutto ottimista. Così era lo stile dell’abitare negli Anni 70 e anche oggi, malgrado l’atmosfera ci indurrebbe ad altri sentimenti (o forse proprio per questo) il revival, che era già da tempo in atto nella moda, si riconferma anche per la casa. È di poche settimane fa la rinascita di uno dei pezzi più famosi di quel periodo, il Camaleonda di Mario Bellini per B&B Italia, divano a moduli componibili dove ogni elemento seduta o schienale si può spostare e configurare, progettato nel 1970 proprio nello spirito di vivere una casa senza costrizioni.
Un fermento, quello di allora, che univa ideali di conquista sociale e di protesta, alle provocazioni e alla soddisfazione di un’individualità ai limiti dell’anticonformismo. La traduzione nell’arredamento fu l’uso di forme morbide e sinuose e la scelta di motivi geometrici e grafici, con una predilezione per i colori accesi. La componibilità portata all’estremo indicava – esattamente come ci ha mostrato oggi la reclusione da Covid-19 – la necessità di liberare la casa dalla costrizione di funzionalità e di luoghi fissi e immutabili.
L’ironia è un altro tema che la Pop Art e le avanguardie artistiche trasferirono anche all’arredo, la cui espressione negli Anni 70 fu il radical design: alla Gufram di quegli anni si devono alcuni pezzi tra i più dirompenti del periodo, diventati delle vere e proprie icone, come il Cactus, oggetto-appendiabiti, la Bocca eil Pratone, anticonvenzionali sedute in poliuretano morbido. Joe Colombo fu invece il designer che più di tutti unì questi elementi traducendoli in uno stile sperimentale e futuribile. Guardando gli oggetti di queste pagine, nuovi e rieditati, ritrovate tutti questi elementi, con qualcosa in più: la consapevolezza che dalle tensioni nasce sempre un’evoluzione. E che tutto torna, inclusa la positività.