METTIAMO L’ANANAS SULLA PIZZA»
«Adoro l’Italia e Roma in particolare. Suggerisco sempre Via dei Portoghesi. Non posso dire cosa gli italiani non capiscano di noi, ma ogni tanto ho l’impressione che non pensiate che gli olandesi siano appassionati europeisti. È una percezione sbagliata. Gli olandesi hanno sempre capito i valori dell’integrazione europea. Il sostegno al progetto europeo è molto alto da noi. Come potremmo sopravvivere sulla scena mondiale senza l’Unione? Certo ci sono differenze: so che non capirete mai come possiamo bere un cappuccino dopo mezzogiorno».
Ma è cibo per il mattino, signor primo ministro.
«Lo so. E non capirete mai neppure come possiamo mettere l’ananas sulla pizza. Eppure, lo facciamo. Ma che ogni due mesi le organizzazioni dei lavoratori e degli imprenditori vengano nel mio ufficio per discutere sulle cose da fare nella società e nell’economia. Ma ogni Paese è speciale ed è ciò che rende l’Europa unica. È la ragione per cui amo fare le vacanze in Olanda ma non faccio passare un anno senza visitare Roma almeno una volta con mio nipote. Sono anche un po’ patriota e penso che l’Olanda sia un grande Paese, dove le persone sono pronte ad aiutarsi gli uni con gli altri, com’è accaduto durante la pandemia». Signor primo ministro, le dispiace che l’Olanda continui a produrre grandi talenti calcistici e poi questi vanno a giocare altrove?
«È una triste storia. Ma ci stiamo lavorando».