Corriere della Sera - Sette

Valentina, oltre i foulard

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Abituati come eravamo a vederla fasciata nei suoi foulard e nei drappeggi perlopiù candidi, seduta a raccontare la sua vita nel salotto fintamente demodè, forse pensavamo a Valentina Cortese come a una vecchia signora simpatica e poco più.

Ma se andate online a vedere qualcuna delle sue interpreta­zioni, per esempio Il Giardino dei ciliegi, sarete travolti dalla luce, dalla musicalità dalla levità e dalla grazia della parola. Insomma dalla forza di quella che è stata e sempre sarà un’attrice. Una magia attoriale che a Berlino, per I giganti della montagna, sempre per la regia del grande amore della sua vita, Giorgio Strehler, ha avuto 48 minuti di applausi. Un talento assoluto che aveva da sempre coltivato con la convinzion­e di una vocazione precoce. Da bambina, data a balia a una famiglia di campagna dalla madre che voleva seguire le sue passioni musicali, era riuscita a convincere il “papà” contadino a improvvisa­rsi falegname per costruirle un teatrino che lei faceva vivere nel fienile.

Poi le prime a teatro con i nonni borghesi miracolosa­mente ricomparsi a integrare la sua educazione, da lì un curriculum denso di esperienze, i primi film negli anni Quaranta con Alida Valli e Anna Magnani, la intensa trasferta hollywoodi­ana dove lavorò con James Stewart e Spencer Tracy in Malesia e con Orson Welles in Cagliostro. Scriveva allora di lei il New York Times, il quotidiano suo grande talent scout nel 1948: «Superba, una gradevole nuova attrice italiana: eccezional­e scioltezza e fascino femminile». Conobbe il gotha hollywoodi­ano di allora, che poi raccontava con piccole pennellate: Marilyn (Monroe) che «sembrava una nuvola di panna montata»; Marlene (Dietrich) «la donna

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 ??  ?? Nata nel 1914 a Roma e scomparsa a Bordighera nel 1969 a soli 54 anni, Maria Vittoria Rossi, nota con lo pseudonimo di Irene
Brin, fu giornalist­a, scrittrice e mercante
d’arte. Scrisse su Corriere della Sera e Corriere d’Informazio­ne
dal 1949 a un mese prima della sua morte
Potete consultare un secolo di pagine, abbonandov­i con le formule NAVIGA+ o TUTTO+ all’edizione digitale
del
Gruppo di famiglia, Roma 1956: tra Ingrid Bergman (41 anni) e Roberto Rossellini (50) il figlio Robertino (6). e, davanti, le gemelle Isabella e Isotta (4)
Nata nel 1914 a Roma e scomparsa a Bordighera nel 1969 a soli 54 anni, Maria Vittoria Rossi, nota con lo pseudonimo di Irene Brin, fu giornalist­a, scrittrice e mercante d’arte. Scrisse su Corriere della Sera e Corriere d’Informazio­ne dal 1949 a un mese prima della sua morte Potete consultare un secolo di pagine, abbonandov­i con le formule NAVIGA+ o TUTTO+ all’edizione digitale del Gruppo di famiglia, Roma 1956: tra Ingrid Bergman (41 anni) e Roberto Rossellini (50) il figlio Robertino (6). e, davanti, le gemelle Isabella e Isotta (4)

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