«TV, CRACKER E STRACCHINO: IN QUARANTENA HO SCOPERTO ORI IL NON FARE» LODO GUENZI VERSIONE VIRUS
killer, dal mostro di Amstetten al cannibale di Milwaukee, mangiando cracker e stracchino. Sono arrivato a chiedermi: ma non è che la mia vita ideale sarebbe proprio il non fare? Ho un progetto extra band che avrebbe richiesto un impegno di scrittura quotidiano. Non sono riuscito, continuavo a perdere il filo e a spostare in avanti». Un quasi rinnegamento della propria inclinazione naturale.
C’è stato però un ultimo passaggio che lo ha portato a riconoscersi di nuovo nel suo modo di essere e a rimettere tutte le caselle al loro posto. «Quando la tensione si è allentata e i contagi hanno iniziato la discesa si è presentata la fase più difficile. Non ne potevo più del non fare nulla. Sentivo di avere voglia di tornare a lavorare ma il corpo aveva ancora memoria delle giornate in cui non facevo nulla. Però sono riuscito ad andare oltre».
Effetto vacanza
C’è tuttavia un Lodo procrastinatore. Indipendentemente dal lockdown. Un Lodo che non risponde ai comandi dell’istinto. Ed è quello che deve pensare al periodo delle vacanze e prenotare biglietti, hotel, spostamenti… «Non riesco a farmi carico della predisposizione mentale dell’andare in ferie. Da sempre, ad esempio, procrastino il mio appuntamento con l’Est Europa, una zona del cuore per mille motivi. Ho paura dei voli. E forse
Siamo all’inizio del mese e ti accorgi che la cinghia di trasmissione dell’automobile tende a rilassarsi. L’auto non ti è necessaria: per un paio di settimane
almeno farai uso dei mezzi pubblici. Pensi:
Una persona che stimi ti chiede cosa ne pensi di un libro
che hai trovato difficile, fin dal primo capitolo
DIECI DOMANDE (DA NON RIMANDARE A DOMANI)