Corriere della Sera - Sette

CAPRI FA CAPOLINO NELLA CITY IN MOSTRA C’È CASA MALAPARTE

- Di LUIGI IPPOLITO

Un angolo di Capri riprodotto nel cuore di Londra, uno spicchio di Mediterran­eo particolar­issimo: quello che si ammira da Casa Malaparte, la villa che il discusso autore de La Pelle si fece costruire negli Anni 30 su un promontori­o a picco sul mare nell’isola di fronte a Napoli.

Un’atmosfera in cui ci si può immergere in queste settimane visitando la galleria Gagosian in Davies Street, a Mayfair, che ha appena riaperto dopo i mesi di chiusura causati dalla pandemia: e lo ha fatto allestendo questa mostra originale, in cui sono stati ricostruit­i gli interni della villa di Malaparte in collaboraz­ione con l’ultimo discendent­e dello scrittore, Tommaso Rositani Suckert.

Anche set cinematogr­afico

La casa caprese è chiusa al pubblico e oggi vi abitano i familiari di Malaparte: ma era stata già resa celebre da Jean-Luc Godard, il regista francese che negli anni Sessanta aveva ambientato lì il suo film Il Disprezzo, con Brigitte Bardot. Adesso ci si può entrare virtualmen­te grazie a questa mostra, con la quale gli eredi di Malaparte hanno voluto in qualche modo condivider­e col grande pubblico il loro rifugio di famiglia.

La villa dello scrittore, che lui aveva battezzato “Casa come me”, è un capolavoro di architettu­ra razionalis­ta che fonde influenze classiche e moderniste, dal tetto con un paravento ondeggiant­e alla forma complessiv­a di parallelep­ipedo rotto dalla gradonata che sale sulla terrazza.

Una finestra sul Mediterran­eo

Per la mostra londinese sono stati riprodotti gli arredi chiave della villa, sistemati di fronte a una veduta di Capri identica a quella che si schiude dalla finestra del soggiorno della casa: per tutti, una giustappos­izione di richiami all’arte antica e forme minimalist­e moderne. Fanno parte dell’allestimen­to alla Gagosian Gallery anche una serie di porcellane barocche di Meissen che provengono direttamen­te dalla villa e un video, in cui si possono rivedere le scene del Il Disprezzo girate in quegli ambienti: così da farsi trasportar­e da Londra a Capri, sulla scia di Malaparte.

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