TUTTI ALLE TERME E LA VACANZA IN CITTÀ DIVENTA STAYCATION
Niente aerei o treni,
al massimo
pochi chilometri lontano da casa.
staycation,
La
la vacanza rimanendo
in città, è una delle formule più
Forbes in voga per l’estate 2020: anche
scommette su questa formula e
dà consigli per vivere al meglio le
vacanze a km0. Leggere un buon
libro, organizzare un picnic, visitare
il museo che durante l’anno ha
la coda e naturalmente trascorrere
una giornata in piscina o in spa.
i centri benessere Anche per questo cittadini si sono organizzati per accogliere i clienti come se fossero in vacanza e in totale sicurezza,
secondo le misure imposte
dal Covid 19. «Abbiamo trovato un
nuovo modo per far stare bene le
persone», spiega Andrea Quadrio
Curzio, amministratore delegato di
QC Terme, che tra i suoi dieci punti
termali, da Bormio a San Pellegrino,
da Pré Saint Didier a Chamonix
-Mont-Blanc, punta questa estate
anche su quelle di Fiumicino e Milano.
Tutto è stato ripensato alla
luce dei nuovi standard di sicurezze,
«ma senza togliere alle persone
quel senso di evasione che cercano
da un centro benessere».
Tra i fiori all’occhiello della ospitalità
QC Terme c’è proprio la struttura
si riallaccia alla romana, che tradizione termale della Roma imperiale, intesa come luogo di benessere e vita sociale nei quali i cittadini trascorrevano il tempo libero.
«QC Termeroma fonde storia
e natura, con un country resort
a 5 stelle e un centro benessere
realizzato in edifici degli Anni 20,
epoca nella quale il Principe Giovanni
Torlonia realizzò la bonifica
dei terreni agricoli circostanti»,
spiega Quadrio Curzio. La location
è già da sola una fuga dalla città: il
centro si trova nell’Oasi di Porto, riserva
naturale del litorale romano,
tra querce, pini, lecci ed eucalipti.
La spa è stata realizzata nei vecchi
magazzini utilizzati per il ricovero
del cacio e il percorso benessere
ripercorre le antiche pratiche con
idromassaggi,
vasche
sensoriali,
cascate, saune, bagni a vapore,
sale relax e solarium naturale. «A
Roma siamo ripartiti il 29 maggio,
a Milano l’11 giugno: le persone lo
vivono come una vacanza in città»,
dice l’amministratore delegato che precisa come sia stato regolato il flusso degli ingressi, per lasciare più spazio all’interno delle strutture e delle vasche. Piccole attenzioni vengono riservate ai clienti, come l’omaggio di maschere, patch per gli occhi e scrub: di settimana in settimana il flusso di persone aumenta e rispetto ai primi giorni di apertura è raddoppiata. Tra i grandi classici della giornata alle terme c’è l’aperiterme che è però riservato solo a chi prenota il tavolo: mentre tra le novità ci sono le classi di yoga e le campane tibetane. «Le persone che vengono da noi lo fanno per rilassarsi e dedicarsi del tempo», spiega Quadrio Curzio, che parla di un pubblico fatto di coppie e amici stretti, in prevalenza donne, con un’età media tra i 34 e 44 anni.
«Ma c’è anche una grossa fetta che vai da 25 ai 55 anni, quasi l’87 per cento: in genere si tratta di lavoratori che cercano di trascorrere tempo di qualità». Un tipo di cliente che è di casa a Milano, nella struttura all’interno delle cinquecentesche mura spagnole di Piazzale Medaglie d’Oro, in un complesso in stile liberty di oltre 2.500 mq: vasche, idrogetti, biosaune, hammam, bagno turco. «Abbiamo ricominciato a proporre i massaggi, punto di forza della struttura, tranne quelli di coppia, e anche il face training, una ginnastica dolce per ogni zona del viso, con esercizi studiati per stimolare e tonificare tutti i muscoli. Tra gli obiettivi del futuro c’è l’apertura del centro termale di New York, negli edifici dismessi dai militari di Governor Island, prevista nel febbraio 2021: un sogno che coltiviamo da tempo e che è solo rimandato».