PERSONE CON LE ALI
«Se riuscirete a riconoscere le vostre espressioni in quelle degli uccelli ritratti qui, sarà più facile amare e rispettare la natura», dice il fotografo Tim Flach. Che ha sistemato i suoi soggetti su un trespolo e ha atteso tutto il tempo necessario per poterne cogliere «la personalità e il carattere»
I suoi occhi vedono solo lo straordinario. Lo aveva appreso ai corsi di design presso il Politecnico della capitale britannica e a quelli di fotografia e pittura presso la Saint Martin School of Arts. Tim Flach (Londra, 1958) è noto al pubblico per i suoi primi quattro libri dedicati ai cavalli 2008), ai cani
Gods, 2010), agli animali con un atteggiamento umano( More than Humans, 2012) e alle specie a rischio estinzione (Endangered, 2017). Negli ultimi due anni gli uccelli sono il soggetto prescelto, i prossimi a cui dedicherà un volume previsto per il 2021. «Mi piace ritrarre gli animali. Di solito lo faccio nel loro habitat, in questo caso invece ho prediletto esemplari in cattività, circa 80, da quelli esotici e rari ai più ordinari, che ho collocato nel mio studio portatile. Posti in questa voliera, gli uccelli non mi vedono e si sistemano su un trespolo girevole. Ho studiato il pittore John Gould e l’ornitologo e illustratore John James Audobon: volevo capire come poter conferire agli uccelli personalità e carattere. Possono intimidire, abbozzare un sorriso, suscitare tenerezza… L’intento è di destare nelle persone il rispetto per la natura, in particolare per gli animali, sottolineandone la familiarità: forse se i lettori nei miei ritratti riconoscono le proprie espressioni, questo traguardo è più probabile».