Corriere della Sera - Sette

200 METRI SOTTO IL MARE COM’È VINTAGE IL NUOVO SUBACQUEO

- Di DIEGO TAMONE INFO

C’è stato un tempo, a cavallo della metà del Novecento, in cui la vita di chi era solito praticare immersioni di profondità — allora a fini esclusivam­ente profession­ali — dipendeva sì dall’esperienza e dalla preparazio­ne tecnica, ma anche dalla perfetta funzionali­tà di un orologio meccanico. Unico strumento in dotazione ai subacquei abilitato al delicato calcolo dei tempi di immersione e di risalita. Un oggetto estremamen­te complesso, perché chiamato a soddisfare un dettagliat­o capitolato di normative che andavano ben oltre i già rigorosi standard imposti dall’industria di settore. Così a produrli, i cosiddetti diver, erano in pochi, ma quei pochi hanno accumulato competenze tali da poterci vivere di rendita ancora oggi. Non a caso il nuovo Black Bay Fifty-Eight Navy Blue, al momento unica release di Tudor per questo 2020, può essere considerat­o idealmente un’emanazione del primo modello con impermeabi­lità garantita fino a 200 metri realizzato dalla marca nel 1958, anno intenziona­lmente evocato nel nome della collezione. Più che una fedele riedizione il Fifty-Eight si configura però come una “libera reinterpre­tazione”, attenta a riprendere quanto di meglio il bagaglio tecnico/stilistico accumulato in oltre 60 anni di heritage fosse in grado di offrire: la dimensione della cassa da 39 mm, il quadrante bombato, le lancette Snowflake, persino il colore, divenuto una costante di successo dopo aver debuttato nel 1969 sugli esemplari commission­ati proprio a Tudor dalla Marine Nationale Française per i suoi sommozzato­ri. Il resto, come è giusto che sia, è storia recente, frutto di materiali e processi produttivi di ultima generazion­e all’origine di dettagli un tempo impensabil­i per un diver concepito per un utilizzo gravoso. Come la rifinitura lucida e satinata della cassa in acciaio, il disco in alluminio anodizzato della lunetta girevole unidirezio­nale, la spirale del bilanciere in silicio, amagnetica, componente di punta di un movimento automatico di manifattur­a certificat­o dal Controllo ufficiale svizzero dei cronometri (Cosc). Particolar­mente degno di nota è anche il cinturino Nato, alternativ­a di carattere ad una soluzione soft touch e a un più classico bracciale in acciaio. Confeziona­to con tecnica jacquard su ottocentes­chi telai in legno dal laboratori­o artigianal­e di passamaner­ia Julien Faure della regione di St.Etienne. Ai ritmi dell’epoca, sei metri di tessuto al giorno, sufficient­i per non più di 18 cinturini.

Il Black Bay Fifty-Eight Navy Blue di Tudor sfrutta oltre 60 anni di esperienza ai polsi dei sommozzato­ri. Trovando però materiali e processi produttivi nuovi. E un dettaglio prezioso

 ??  ?? Il subacqueo Tudor: nella versione con cinturino Nato in tessuto artigianal­e bicolore costa 3.200 euro
Il subacqueo Tudor: nella versione con cinturino Nato in tessuto artigianal­e bicolore costa 3.200 euro
 ??  ?? Sviluppati dal 1954 secondo principi di robustezza e affidabili­tà (nella foto sotto i telai sui quali viene tessuto il cinturino), gli orologi a elevata impermeabi­lità di Tudor si evolvono nel secondo ‘900 con le esigenze della subacquea. Concepiti per il mercato civile divengono strumenti a uso militare.
Scelti da US Navy e Marine Nationale Française (foto sopra)
Sviluppati dal 1954 secondo principi di robustezza e affidabili­tà (nella foto sotto i telai sui quali viene tessuto il cinturino), gli orologi a elevata impermeabi­lità di Tudor si evolvono nel secondo ‘900 con le esigenze della subacquea. Concepiti per il mercato civile divengono strumenti a uso militare. Scelti da US Navy e Marine Nationale Française (foto sopra)
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