Pensare sempre all’ex diventa un alibi
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Caro Massimo, ho ventidue anni e sono innamorata di un ragazzo da ormai quasi quattro. Siamo amici, ma tra noi c’è sempre stata molta chimica e intesa che è esplosa in una promettente frequentazione tempo fa, terminata improvvisamente (da lui). Negli ultimi anni ci sono stati diversi ritorni di fiamma: non siamo mai alla stessa “pagina” nello stesso momento, ma non riesco a smettere di vederlo come la mia anima gemella. Ci sono stati altri ragazzi, per i quali ho anche provato forti sentimenti, ma ho finito per farli soffrire perché non sono mai riuscita a buttarmi il passato alle spalle. Continuo a confrontare quello che provo per altri con quello che provo per lui, e nessun altro mi sembra mai all’altezza. Anche passare del tempo da sola non è stato d’aiuto. Temo di non riuscire a lasciarmi andare con nessun altro, ma non voglio perderlo come amico dandogli un ultimatum, è una persona molto importante per me. Dovrei aspettare in eterno che il mio Teseo torni a Nasso, o lasciarmi i gomitoli alle spalle e convincermi che dall’altro capo del filo non c’è nessuno?
Arianna
ARIANNA IMMAGINARIA, la tua omonima mitologica era stata sì abbandonata vilmente da Teseo nell’isola di Nasso (da cui “piantare in Nasso”, poi distortosi nel tempo in “piantare in asso”), ma solo dopo una storia d’amore in piena regola, culminata nel concepimento del futuro eroe Demofonte. Dalla tua prosa sorvegliata non si riesce invece a capire se il vostro attuale “status” di semplici amici si protragga da quattro anni senza variazioni, o se la “promettente frequentazione” a cui accenni nella lettera intenda pudicamente alludere a un rapporto fisico. Ma anche se non si fosse tirato indietro, non si è neanche mai fatto avanti, quindi possiamo affermare che non gli interessa — o non gli interessa più — avere una storia d’amore con te. Perché allora non riesci a lasciartelo alle spalle, al punto da averlo trasformato in una romantica ossessione che ti impedisce di innamorarti di chiunque altro? Perché sento che è la mia anima gemella, dici tu. Ti butto lì un’altra ipotesi: e se invece questo innamoramento a senso unico che si protrae senza speranza da anni fosse un alibi che ti sei costruita per non metterti veramente in gioco? La mente conosce trucchi sofisticatissimi per ingannarti. L’unica soluzione è stanarla, correndo qualche rischio. Per esempio, quello di perdere un’amicizia che assomiglia sempre di più al pupazzetto che il mio Tommaso di due anni stringe la sera a letto per scongiurare la paura del buio. Esci dalla tua zona di conforto e vai a esplorare davvero chi sei. Dichiaragli i tuoi sentimenti e stai a vedere che cosa succede. Tra di voi nulla, probabilmente. Ma dentro di te tutto, perché dopo una simile prova di coraggio non sarai più quella di prima, ma un’altra persona che conosci ancora poco: un’Arianna che ha ritrovato il filo.
«CONTINUO A CONFRONTARE QUELLO CHE PROVO PER ALTRI CON QUELLO CHE PROVO PER LUI: NESSUNO MI SEMBRA MAI ALL’ALTEZZA»
Ciao Massimo! dopo l’ultima relazione seria (due anni fa), non riesco ad amare, o forse a lasciarmi andare. Penso sia normale aver paura di scottarsi di nuovo, ma dopo due anni è possibile continuare a pensare al mio ex, nonostante il male psicologico che mi ha causato? Da allora non ho avuto alcuna relazione duratura. Ci tengo a precisare che non sono così brutta, tantomeno ignorante, ma attiro solo deficienti: gente con cui non si riesce ad avere una conversazione decente, gente che attribuisce un valore assoluto all’apparenza, gente che giudica senza un domani, gente che cerca solo di divertirsi (non sono il tipo). Sono felice, nel senso che mi amo, mi rispetto, mi sento tranquilla. Ma capita di sentirmi mancare qualcosa, o meglio, qualcuno che mi amasse come lo faceva lui. O forse mi manca l’amore che pensavo di ricevere da lui, visto che quando siamo innamorati si vede solo ciò che si vuol vedere. Pensi che riuscirò mai a trovare un ragazzo che mi possa amare per ciò che sono? Come trovare l’amore ai tempi del Covid, con zone rosse, divieti di spostamenti e mascherine? Non vorrei sembrare pessimista, non è da me, ma non vorrei restare zitella a vita.
Giò
GIÒ IN MASCHERINA, parafrasando Mark Twain, la notizia che resterai zitella a vita mi sembra leggermente esagerata. Innamorarsi ai tempi del Covid è più difficile di quanto già non sia in epoche normali, dal momento che la pandemia ha ridotto drasticamente le occasioni di incontro e le modalità di contatto. Ma non è colpa del virus se da anni, come sostieni, tu attiri solo superficialoni. Poiché attiriamo sempre e soltanto ciò che siamo (non a livello consapevole, si intende), significa che tu emani senza saperlo quell’energia lì. Pensi di voler trovare un amore importante, ma questo tuo desiderio non è ancora perfettamente centrato dentro di te: perciò non si materializza in un incontro reale. L’errore più comune che si commette in questi casi è quello di elucubrare teorie, rimanendo immobili. Io invece ti consiglierei di assaggiare tutto ciò che la vita di offre, “deficienti” compresi. Magari dietro la maschera respingente di uno di loro, troverai proprio l’uomo di cui lamenti la mancanza, ma in ogni caso quell’esperienza ti farà evolvere a livello interiore, mettendoti nelle condizioni di attirare finalmente la persona giusta.
IL VOSTRO RAPPORTO SOMIGLIA AL PUPAZZETTO CHE IL MIO TOMMASO STRINGE LA SERA PER SCONGIURARE LA PAURA DEL BUIO