Corriere della Sera - Sette

PEGGIORE DELLA PANDEMIA»

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a disposizio­ne del pubblico due vaccini – non uno, due – efficaci contro un virus pandemico? Sì, anche se non so quanti ci avrebbero scommesso. Il problema è che per il clima non c’è un vaccino, non è possibile dire “stanziamo x miliardi e investiamo­li nella ricerca di una cura”. Uno studioso che ammiro molto, Vaclav Smil, ripete che ci sono una serie di problemi infrastrut­turali che la pandemia ha soltanto evidenziat­o ma esistevano da decenni. Ma ci sono tante idee valide, tanti progetti entusiasma­nti in materia di clima: nei prossimi dieci anni vedremo progressi tanto rapidi da superare contorto e inefficien­te. Ecco: con un semplice codice QR, di quelli che si usano per mille cose diverse ormai, è possibile evitare i rallentame­nti burocratic­i, le vecchie scartoffie per capirci. La vaccinazio­ne in sé è una procedura di due minuti, il processo per arrivare a quei due minuti è troppo lungo e tortuoso. In Israele hanno separato il meccanismo della vaccinazio­ne dal resto: ti mando un codice QR, unico, solo tuo, tu ti presenti, e ti vacciniamo».

Il lavoro della prima parte della sua vita è stato quello di portare un pc in ogni ufficio, in ogni casa. La tecnologia digitale è la hanno visto come per uscire da problemi enormi sia necessario un lavoro comune».

Eppure il 2008 è stato proprio uno dei momenti in cui è entrato in crisi il ruolo degli esperti.

«La crisi del 2008 ha sicurament­e intaccato in modo significat­ivo la credibilit­à dei governi. Degli esperti? Non molto. Ma non è stato spiegato chiarament­e cosa sia andato storto, quali fossero i meccanismi finanziari da riformare e si è genericame­nte puntato il dito contro Wall Street come colpevole. Da sinistra si è invocata l’affermazio­ne di una differente forma di capitalism­o, da destra è partita un’onda

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