La passione per le Porsche E ai figli «solo» 10 milioni
Nato il 28 ottobre 1955, Bill
Gates ha lasciato l’università di Harvard nel 1975 prima di laurearsi per potersi dedicare completamente alla sua piccola startup, Microsoft.
A 22 anni, viene arrestato in New Mexico (da qui la celebre foto segnaletica) per guida senza patente, eccesso di velocità, e per essere passato col rosso. Con i primi soldi guadagnati compra una Porsche 911; l’amore per le auto veloci è l’unica stravaganza di una vita senza particolari fronzoli, porta un orologio di plastica da 70 dollari e non bada ai vestiti.
Gates negli Anni 80 ha importato negli Usa una Porsche 959 non ancora omologata e prontamente bloccata in dogana (lodevolmente i doganieri non fecero eccezioni per l’uomo più ricco del mondo) perché mancava delle autorizzazioni americane di legge (su crash test e sicurezza). Gates così opera di lobby per il passaggio della legge cosiddetta «Show and Display» (nel ramo collezionisti d’auto la chiamano «Legge Gates»), esenzione che permette di immatricolare auto non ancora omologate. Ama anche le macchine italiane – è molto affezionato alla sua Ferrari
348. Ai tre figli ha spiegato che erediteranno dieci milioni di dollari a testa, non di più, «perché ritrovarsi miliardari grazie a un’eredità non aiuta a formare il carattere». Il resto del patrimonio andrà alla Fondazione.