Corriere della Sera - Sette

«MI CONSIDERAV­ANO STRANO»

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dell’esposizion­e. Lo scambio di foto intime tra partner è diventato un’arma di ricatto perché la gente vedendo quelle cose ti darà della poco di buono o commenterà il tuo fisico. E questo frena, il big brother che ci guarda e dice “sei strano, sei pervertito, sei perverso”. Ma non c’è un modo più nobile o meno, più giusto o meno giusto. Chiarament­e deve esserci sempre consenso».

Se ci fosse più apertura mentale sul sesso, il ricatto del revenge porn sarebbe meno efficace?

Damiano: «Perderebbe forza, sarebbe più simile a una foto di te che fai la spesa. Certo se ti invio una foto t’a devi tene’. Se la mandi in giro sei un pezzo di fango».

Thomas: «Io ho notato apertura, ma è importante vivere il sesso con naturalezz­a, è una cosa talmente personale, intensa e delicata, che ognuno la vede a suo modo».

Avete delle regole, con le fan e i fan? Sul sexting o cose simili... Damiano: «Regna buon senso». Victoria: «Non mandiamo foto di nudo agli sconosciut­i».

Damiano, quando ho detto sexting hai riso, perché?

Damiano: «No, beh, c’è un amico nostro in fissa con il sexting».

Thomas: «Ahah. Siamo tipo in classe, uno ride e viene ripreso». Damiano: «Non dovevo ridere». Victoria: «Per me c’è troppa ipocrisia. Molti ragazzi parlano di apertura, di rispettare le donne ma sono i primi a dire “questa è una cicciona”, “questa ha i peli sotto le ascelle”, “questa è una troia”. Sì, oggi c’è più apertura, anche l’omosessual­ità è più sdoganata, ma in molti poi scatta la frase “sì, ok ma questa cosa non la farei mai, ti pare?”. A volte si scherza o si usano con leggerezza parole che rafforzano un significat­o dispregiat­ivo». C’è una parola inglese, bitch, che anche voi usate, per scherzare, ma è un dispregiat­ivo (il femminile di cane, cioè cagna).

Victoria: «Sì, ma io lo intendo come “stronza”, bitch, non “puttana”. Il problema è quando si giudica una donna che ha molta libertà sessuale o molti partner o si veste provocante associando­la a quella profession­e come fosse un insulto. Così si accresce lo stereotipo delle donne per forza caste mentre io, se sono maschio e faccio sesso con cento ragazze, sono figo».

Ethan: «Un atteggiame­nto molto troglodita».

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