APPLAUSI DA REMOTO E WEB TV «NON È CALATO IL SIPARIO»
L’augurio è di tornare presto a una situazione che permetta di riaprire i teatri». Il commento è di Dominique Meyer, Sovrintendente della Scala di Milano. Entrato in carica in pieno primo lockdown, ha preso in mano le redini del Teatro, trasformato la sala del Piermarini (con un secondo palcoscenico installato sulla platea dove ospitare l’orchestra), e inaugurato la stagione come tradizione il 7 dicembre 2020, ma con un kolossal tv sulla Rai e in streaming, titolo: A riveder le stelle, audience oltre 2milioni e 600mila telespettatori.
A fine gennaio 2021 un nuovo capitolo: due produzioni a porte chiuse e senza pubblico, trasmesse in streaming: un’opera di I teatri durante il primo lockdown se ne sono resi conto.
Sollievo artistico
Nell’autunno 2020 uno studio di Opera Europa, l’associazione europea di compagnie e festival lirici, ha rivelato che dall’inizio della pandemia ben il 93% dei teatri d’opera si è impegnato a organizzare eventi on line per un pubblico digitale, proprio per offrire un “sollievo artistico” a chi era costretto a casa. In Italia, oltre alla Scala, lo hanno fatto e proseguono, dal Maggio Musicale Fiorentino a La Fenice di Venezia, i teatri dell’Emilia-Romagna; e tra gli altri l’Opera di Roma, il San Carlo di Napoli e il Massimo di Palermo.
House offre per simboliche 3 sterline la visione delle produzioni in stagione. Il potenziamento o la nascita di nuove web tv, a pagamento, il vero fenomeno. Più ricco il cartellone della storica Digital Concert Hall dei Filarmonici di Berlino; grande successo per le nuove web tv dei festival Donizetti Opera di Bergamo e della Valle d’Itria; ma anche quella dell’Arena di Verona. Fenomeno che certo non si esaurirà post emergenza. Anzi, avrà nuova fisionomia: archivio, contenitore e memoria storica; in parallelo alla vita dei teatri riaperti. Dove la community virtuale potrà confrontarsi e incontrarsi di persona e in sicurezza in platea.