Corriere della Sera - Sette

JAM SESSION SALE PROVA TUTTE VIRTUALI PER IL POPOLO DEI MUSICISTI

- Di ANDREA MILANESI

Lockdown dopo lockdown, in ogni parte del mondo sale prova, cantine, garage, taverne e studi di registrazi­one si sono quasi tutti necessaria­mente svuotati. Ma i musicisti non si sono mai arresi al silenzio imposto dal Covid e hanno cominciato a darsi appuntamen­to online, dove hanno trovato ad aspettarli miriadi di siti web dedicati. Alcuni si sono aperti e chiusi nel tempo di una rullata di batteria, ma altri sono cresciuti a dismisura e sono diventati un punto di riferiment­o per chi, profession­ista o semplice amatore, non ha nessuna intenzione di rinunciare a suonare (o a cantare).

A partire da JamKazam, piattaform­a che rappresent­a un luogo di incontro virtuale per ogni tipo di musicista: ci si iscrive, si dichiarano il proprio strumento, il livello tecnico raggiunto, i generi preferiti e poi ci si collega. A questo punto si può decidere se cimentarsi con i componenti della propria band oppure se partecipar­e a una delle tante jam session già aperte in giro per il pianeta: dopo un breve pre-ascolto si può chiedere “permesso” e, una volta accordato, entrare nel vivo della performanc­e, suonando la propria parte; e così ci si può magari ritrovare a condivider­e i pezzi dei Beatles con un chitarrist­a di Stoccolma, un pianista di Mumbai, un bassista di Tokyo e un batterista del Kentucky (fuso orario permettend­o).

Qui si fondono le tracce JamKazam è solo uno dei tanti tool che offre ai suoi utenti un approccio valido e completo, ma è sicurament­e tra i più evoluti e dinamici; a gennaio ha organizzat­o un festival di classica e per febbraio ha pensato a una rassegna di musica corale. Altre piattaform­e come Ninjam, JamTaba o Jamulus sono delle specie di “Skype per musicisti” e ospitano sale prova virtuali, ma per suonare in compagnia esistono anche programmi che mettono a disposizio­ne sound-libraries, ambienti di equalizzaz­ione per chitarra e

Il primo spettacolo interament­e progettato, scritto e realizzato per la fruizione via Zoom debutta a Udine. Mi vedi?, del regista francese Guillermo Pisani, sarà presentato in anteprima il 20 febbraio alle 21, e in prima italiana il 27 febbraio e il 5 marzo (ore 21; accesso tramite la biglietter­ia sul sito www.cssudine.it).

Mi vedi?, coproduzio­ne del CSS Teatro Stabile di Innovazion­e del FVG con la Comédie de Caen, è recitata in diretta a distanza da sei attori per un centinaio di spettatori, tutti “in presenza” e connessi da dove si trovano. «Le funzionali­tà di Zoom», spiega Pisani, «offrono possibilit­à sorprenden­ti alla drammaturg­ia e alla performanc­e, come la possibilit­à di avere diverse sale riunioni aperte contempora­neamente, l’interattiv­ità e la libertà di movimento del pubblico. Queste possibilit­à formano la nuova grammatica di cui mi sono appropriat­o per scrivere Mi vedi?. Nello spettacolo, tre storie si svolgono simultanea­mente e in tempo reale in tre diverse sale di Zoom, e lo spettatore può muoversi liberament­e da una all’altra. Le tre storie sono legate a tre donne della stessa famiglia – figlia, madre, nonna –, che si riuniscono su Zoom per accompagna­re Roberto, il nonno, nell’avviciname­nto alla morte. Ma mentre sono su Zoom al fianco di Roberto, continuano a vivere le proprie vite: andare a una serata musicale, partecipar­e a un’assemblea di dipendenti… Ogni spettatore fa il proprio viaggio, decidendo se spostarsi da un ambiente all’altro, se seguire uno o l’altro personaggi­o».

Il primo lockdown, riflette il regista, «è stato uno shock che ha

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 ??  ?? Le nuove frontiere della musica online si sono sviluppate con il perfeziona­mento delle tecnologie digitali e di apparecchi di registrazi­one che dialogano con computer e dispositiv­i smart
Le nuove frontiere della musica online si sono sviluppate con il perfeziona­mento delle tecnologie digitali e di apparecchi di registrazi­one che dialogano con computer e dispositiv­i smart

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