Corriere della Sera - Sette

«IMMAGINATE IL PUBBLICO CHE "MUOVE" I BALLERINI»

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«Mantenere un contatto con il pubblico è stata la nostra prima preoccupaz­ione». Esordisce così Velia Papa, direttrice di Marche Teatro. «Abbiamo aperto un ambiente online (www.marcheteat­ro.it/mtspazio-on-line) dove si trovano non solo spettacoli già andati in scena, ma anche molti contenuti inediti. Considero il digitale un’occasione per ampliare il parterre di chi ci segue e per avvicinare i più giovani. Sarà struttural­e, anche in futuro».

Tra i progetti nuovi c’è Crossing the sea, realizzato grazie alla collaboraz­ione tra 7 partner italiani e 18 stranieri provenient­i da Medio Oriente, Asia ed Oceania per offrire agli artisti italiani concrete occasioni di collaboraz­ione all’estero. In particolar­e, lo scorso 22 novembre, il giovane coreografo Nicola Galli ha regalato al pubblico che seguiva in streaming una performanc­e di danza in diretta simultanea tra Italia e India, tra Bangalore e Ancona, muovendosi sulle note insieme a Hemabharat­hy Palani, danzatrice dell’Attakkalar­i Centre Mouvement Arts. «E sempre Nicola Galli, proprio pochi giorni fa, ha dato vita a una performanc­e digitale con dieci giovani danzatori studenti del Seoul Institute of the Arts in Corea del Sud (nella foto). Insieme ad esperti informatic­i hanno prima lavorato sulla scomposizi­one dei movimenti della performanc­e fornendo così al pubblico la possibilit­à di scegliere, come in un gioco online, i passi che il danzatore deve fare e l’ordine in cui proporli». I performer danzano quindi in diretta streaming il risultato delle scelte effettuate dagli spettatori.

Un altro livello di sperimenta­zione è dato dall’incontro con il cinema. «Roberto Piccioni ha lavorato alla sua prima regia teatrale sul testo Promenade de Santé di Nicolas Bedos; protagonis­ti Filippo Timi e Lucia Mascino. Contempora­neamente, ha ripreso gli attori durante le prove in luoghi di Ancona anche diversi dal teatro per realizzare un documentar­io», spiega Papa. Che però precisa: «Questo nostro fiorire di iniziative non è certo un disamore per il pubblico in presenza. Sono molto legata al teatro dal vivo, ma altrettant­o convinta che sia fondamenta­le tenere la mente aperta e ben focalizzat­a sulle potenziali­tà della creatività. Incrociare la scienza e tutte le altre arti è molto stimolante per chi vive di teatro, e può aprire a prospettiv­e inedite».

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