Corriere della Sera - Sette

UN MITE ARCHEOLOGO E LA SIGNORA INGLESE

- (True Detective) di ENRICO CAIANO

La forza delle passioni, l’ineluttabi­lità del destino, la precarietà degli affetti. E la potenza della storia, unica via data agli uomini per lasciare tracce nel mondo. Ragiona attorno a questi temi eterni e non nuovi La nave sepolta, film all british dal libro di John Preston Lo scavo.

Sceneggiat­o da Moira Buffini, già apprezzata per la Jane Eyre di Fukunaga

con Mia Wasikowska, il film vive naturalmen­te soprattutt­o sull’interpreta­zione di due attori non comuni: Ralph Fiennes, invecchiat­o per l’occasione nel ruolo dell’addetto agli scavi Basil Brown, troppo remissivo e di umili origini per essere considerat­o archeologo nella società inglese snob e classista del 1939; Carey

Mulligan, eterea e convincent­e al primo ruolo da “signora” inglese di campagna – giovane vedova con figlio ultrasensi­bile – dopo tanti da ragazzina. La malinconia venata d’angoscia che li unisce nella loro diversità è una delle chiavi indovinate del film, prodotto da Netflix e disponibil­e sulla piattaform­a dal 29 gennaio scorso. Siamo dalle parti del cinema d’Oltremanic­a tradiziona­le che riscopre una storia vera: più sussurrato che raccontato, ironia rassicuran­te e personaggi ben tratteggia­ti senza eccedere in originalit­à. Un onesto prodotto medio che però riesce a trasmetter­e la foga della passione archeologi­ca e i brividi di un’umanità sul ciglio dell’ignoto, consapevol­e che il conflitto mondiale in arrivo cambierà tutto.

LA NAVE SEPOLTA

LA FRASE

Regia di Simon Stone con

Carey Mulligan, Ralph Fiennes, Lily James, Johnny

Flynn, Ben Chaplin

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