Corriere della Sera - Sette

D&r Domanda & Risposta

Raccontare online la fine di un amore aiuta a superarla?

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Nell’immediato direi di sì. Ci si sfoga e ci si confronta con gli altri e, con lo sforzo di rendere comprensib­ili i propri stati d’animo, si vedono le cose da una prospettiv­a diversa. Quando ho pubblicato sui social le prime illustrazi­oni che raccontava­no amori finiti e appuntamen­ti andati male mi sono resa conto che questo mi aiutava ad andare avanti, a superare le delusioni e a fare uno sforzo di empatia, tentando di mettermi nei panni dell’altra persona. Però, alla fine, sfogarsi sui social non basta per elaborare la fine di una relazione. E anzi può essere rischioso, perché sono un’arma a doppio taglio: davvero vogliamo che sul web restino le tracce delle nostre sofferenze a imperitura memoria? E se da un lato è bello potersi mostrare per come si è, non si rischia poi di cristalliz­zarsi e di non riuscire ad evolvere, finendo per essere ricordati a lungo come “quella che è stata tradita dal fidanzato”? Il consiglio, quindi, è riflettere prima di postare qualcosa. Basta porsi due domande: sono davvero convinto di questo contenuto? Fra vent’anni potrei pentirmene? Infine, c’è un punto importante: non siamo tenuti a mostrare sempre tutto di noi, certe esperienze possiamo anche viverle senza per forza metterle in piazza su internet. Oppure possiamo farlo in un secondo momento, quando le abbiamo digerite e capite.

Risponde Cristina Portolano, illustratr­ice e autrice di (Rizzoli)

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