BEBE VIO: «NEMMENO QUANDO MI AMMALAI, RINUNCIAI ALL’ESTATE ALL’ELBA. LÌ COMINCIÒ LA MIA RINASCITA»
un miraggio. Ma Bebe Vio ci ricorda che l’isola toscana – con la vetta del Monte Capanne che supera i mille metri – è anche un paradiso per chi ama il trekking. Tra le sue mete preferite il Castello del Volterraio, fortezza antichissima che ha saputo resistere agli attacchi dei pirati turchi: «Arrivarci non è così semplice: si percorre un pezzo in auto ma poi si deve salire a piedi, su sentieri non sempre in perfette condizioni. Per me non è un’escursione facile, ma tutti gli anni, almeno una volta, la voglio fare: niente vale come la vista che si gode da lassù. E se ho qualche difficoltà nella discesa, posso contare sull’aiuto dei miei amici che mi caricano in spalla».
Effetto terapeutico Insomma, l’isola che accolse Napoleone durante il suo breve esilio, a cavallo tra il 1814 e il 1815, sembra avere un effetto terapeutico sull’atleta di Mogliano Veneto. «Solo una volta ho rischiato di saltare la mia vacanza del cuore: è stato quando mi sono ammalata. A dicembre ho subito l’intervento e a giugno sono andata al centro protesi dove mi hanno prospettato sei mesi di terapia. Per me era impensabile rinunciare alle mie vacanze elbane e l’ho detto subito ai medici, che hanno cercato di dissuadermi. Ho iniziato a lavorare sodo e, dopo nove settimane, sono riuscita a fare quello che desideravo: il 12 agosto, nell’incredulità più assoluta dei dottori che mi hanno seguita, ero al mare. Per me è stata una grande sfida ma, allo stesso tempo, quell’estate ha segnato la mia rinascita».