Corriere della Sera - Sette

TRE RAGAZZI ROMAGNOLI FRA I RUMENI OPPRESSI

- Di ENRICO CAIANO

Tutti e tre gli attori protagonis­ti non erano nati o lo erano appena. I primi ad aver imparato qualcosa di quei tempi, ottobre 1989, quando il Muro di Berlino stava per cadere, sono stati dunque loro: Lodo Guenzi, frontman dello Stato sociale, 34 anni, al debutto da attore; e dal teatro Jacopo Costantini 31 e Matteo Gatta, il solo romagnolo e 24enne come i tre protagonis­ti del film, Est - Dittatura Last Minute, che potete trovare sulle principali piattaform­e streaming.

Può fregiarsi di aver partecipat­o alle Giornate degli Autori dell’ultima Mostra di Venezia e degli elogi di Sua Altezza Registica Oliver Stone: «Bello, semplice, avvincente». Aggettivi spesi con qualche generosità per quest’opera seconda di

Antonio Pisu, figlio del grande Raffaele morto nel 2019 e omaggiato all’inizio del film con immagini di repertorio di una Striscia la Notizia ‘89 di cui era conduttore. Tratto dal racconto Addio Ceausescu di Maurizio Paganelli e Andrea Riceputi, che nell’89 il viaggio di 10 giorni in Romania al centro del film lo fecero e lo filmarono sul serio, ha il merito di raccontare con freschezza e con intense immagini d’epoca la fine di una dittatura, attraverso gli occhi di tre ragazzi spaesati della provincia italiana. Una scelta che di certo “arriva” ai coetanei di oggi, impigliati in altri problemi e lontanissi­mi da quei giorni. Si ride e ci si commuove nonostante sceneggiat­ura e regia un po’ rozze e impacciate.

EST - DITTATURA LAST MINUTE

LA FRASE

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