«IO AVEVO 14 ANNI, LUI, MATZNEFF, 49: FUI UNA PREDA»
A metà Anni 80 ebbe una relazione con l’intellettuale. Ora esce in Italia il libro che racconta la sua storia e rivela la compiacenza delle élite francesi: «Non mi ha costretto con la violenza fisica ma con quella psicologica. Era un dandy pedofilo»
Pomeriggio di metà anni Ottanta, Parigi, in una piccola mansarda occupata da letto, libri e poco altro, vicino al Giardino del Lussemburgo. Vanessa, 14 anni, deve fare i compiti. Tema: «Raccontate un’impresa straordinaria di cui siete stati protagonisti». Gabriel, 49 anni, decide di aiutarla. Lei ringrazia ma «no, davvero, lascia stare, ci ho già pensato, lo faccio dopo», dice. «E perché? Non vuoi che ti aiuti? Così fai più veloce e prima finisci, prima…», insiste Gabriel, facendo scivolare la mano sotto la camicia della ragazzina. Vanessa prova a convincerlo, vorrebbe farcela da sola, in fondo è molto brava in francese. Ma Gabriel Matzneff è irremovibile e si mette a dettare la storia di un trionfale concorso di equitazione. Tutto inventato, ma Vanessa prenderà nove, il voto più alto e immeritato della classe. Del resto, il grande scrittore è lui, e solo lui ha diritto a giocare con le parole, anche per un tema di scuola media.
Trentacinque anni più tardi, nel suo appartamento in tutt’altro quartiere di Parigi, Vanessa Springora, ormai editrice e scrittrice, parla a del libro Il consenso che esce in questi giorni in Italia per La Nave di Teseo e che ha fatto esplodere il caso Matzneff in Francia e nel mondo. Uno scandalo al quale si è poi aggiunto quello di Olivier Duhamel, il potente politologo accusato da Camille Kouchner di pedofilia incestuosa.
Il libro di Vanessa Springora è appassionante perché racconta in forma letteraria e personale il meccanismo che ha portato una ragazzina con un padre assente e