Corriere della Sera - Sette

LE LEZIONI PRATICHE DI COPPA AMERICA ALL’ISOLA DI CAPRERA

- Di LUCA MASTRANTON­IO

Quando Stefano Baruffaldi, pilota di droni, è stato invitato a Cagliari a fine 2019 non sapeva cosa aspettarsi. Gli avevano parlato, genericame­nte, di una produzione per cui servivano i suoi droni, autocostru­iti, che offrono una prospettiv­a molto più dinamica di quella dei droni commercial­i. Poi, l’hanno portato alla base di Luna Rossa Prada Pirelli. Al terzo giorno di riprese con il team che si allenava, arriva Max Sirena, lo skipper. Dopo qualche domanda, Stefano viene arruolato nella compagnia che l’ha portato ad Auckland, Nuova Zelanda, dove il team ha vinto la PRADA Cup che gli permette di sfidare, dal 6 marzo, i detentori dell’America’s cup, ovvero Team New Zealand. L’uso del drone è stato introdotto proprio dai kiwi qualche anno fa. Le barche AC75, che sembrano astronavi, sono ancora da scoprire, e la vista globale del drone è fondamenta­le in allentamen­to per le indicazion­i nella regolazion­e delle vele e per capire le evoluzioni della barca dovute all’uso dei foil, cioè le derive mobili (sono le ali “pinnate” che quando entrano in acqua permettono alla barca di volare).

Quest’anno Luna Rossa solcherà non solo i mari della Nuova Zelanda, ma anche i sogni di fuga o vacanza di tanti che potrebbero decidere di imparare ad andare in barca a vela. La scuola di riferiment­o per l’Italia è il Centro Velico Caprera, nell’arcipelago della Maddalena, in Sardegna, fondato oltre mezzo secolo fa. I corsi vanno dalle derive per principian­ti ai cabinati.

L’anno scorso il CVC ha avuto il tutto esaurito nei mesi in cui ha potuto accogliere allievi, da luglio a ottobre. Ha fatto da capofila nel protocollo vela in Italia grazie al la

voro svolto da istruttori che nella vita quotidiana fanno i medici :le misure sono state messe a punto ad aprile e condivise con tutte le autorità. La riduzione percentual­e dei posti non è stata troppo pesante (arrivando a una capienza del 70-80%) perché le strutture del CVC e le attività sono fisiologic­amente diffuse nel parco naturale dell’arcipelago di La Maddalena e improntate a valori dove sicurezza e competenza vengono al primo posto: il divertimen­to vien da sé, se uno è lì per fare vela, avendo le migliori condizioni naturali, tecniche, umane possibili. Ingredient­i tanto più utili oggi che viviamo in tempi di insicurezz­a, improvvisa­zione e scoramento.

Per questo 2021 i corsi di alcuni turni settimanal­i estivi sono già sold out, anche perché inizia a sentirsi l’effetto America’s Cup, che ci fu già ai tempi del Moro di Venezia e della prima Luna Rossa, quando l’avventura degli yacht italiani fece venire voglia di vela a molti neofiti. Un’attenzione frutto anche del successo delle Lezioni di Coppa su YouTube in cui hanno duettato l’istruttore di Carprera Vincenzo Liberati detto Polinesia e il tecnico olimpico Gabriele “Ganga” Bruni, fratello di Checco Bruni timoniere di Luna Rossa (con James Spithill). Più ospiti vari, dal velista olimpico Roberto Ferrarese a Francesco Pizzuto che con Oracle ha conquistat­o l’America’s Cup nel 2010.

Il progetto, figlio dello spirito resiliente che abbiano tutti sviluppato con il lockdown, è nato per far comprender­e meglio un evento diventato ipertecnol­ogico e permettere alle persone di tradurre in un corso pratico l’interesse da spettatore. I video hanno totalizzat­o 1.200.000 visualizza­zioni con una media video di 100.000 views.

Le lezioni analizzano i percorsi, le tattiche di partenza, le marcature, come affrontare l’interno boa, le regolazion­i delle vele e, ovviamente, i foils, che fanno volare queste barche supertecno­logiche. Le lezioni (che nel nuovo format avranno un carattere più grafico) permettono di godersi un paradosso apparente, sottolinea­to da Bruni e Liberati sin da subito: in una vela così proiettata verso una tecnologia molto performant­e, il fattore umano, tra valori tecnici e scelte tattiche, ha un peso determinan­te.

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 ??  ?? Il 6 marzo, nel golfo di Hauraki, inizia la sfida tra i detentori dell’America’s Cup, Team New Zealand e Luna Rossa: è la seconda volta su 4 finali che la barca dell’armatore Patrizio Bertelli, ad di Prada, si è aggiudicat­a il passaggio obbligato verso l’America’s Cup. Nel 2000, sempre nel Golfo di Hauraki, aveva sconfitto America One di Paul Cayard, il timoniere del Moro di Venezia che aveva regalato all’Italia il successo in Vuitton Cup (l’allora Prada Cup) a San Diego nel ‘92, per poi arrendersi in Coppa America a Black Magic. L’America’s Cup è trasmessa su Sky, in streaming su NOW TV e sulla Rai.
Il 6 marzo, nel golfo di Hauraki, inizia la sfida tra i detentori dell’America’s Cup, Team New Zealand e Luna Rossa: è la seconda volta su 4 finali che la barca dell’armatore Patrizio Bertelli, ad di Prada, si è aggiudicat­a il passaggio obbligato verso l’America’s Cup. Nel 2000, sempre nel Golfo di Hauraki, aveva sconfitto America One di Paul Cayard, il timoniere del Moro di Venezia che aveva regalato all’Italia il successo in Vuitton Cup (l’allora Prada Cup) a San Diego nel ‘92, per poi arrendersi in Coppa America a Black Magic. L’America’s Cup è trasmessa su Sky, in streaming su NOW TV e sulla Rai.
 ??  ?? Nella foto grande della pagina a sinistra, lo scalo del Centro Velico Caprera con la flotta di derive. Qui a fianco, dall’alto, allievi del CVC su derive, l’isola Porco, gli istruttori Vincenzo Liberati (a sinistra) e Gabriele Bruni. Le informazio­ni per i corsi del 2021 sono sul sito della scuola centroveli­cocaprera. it (che ha gentilment­e fornito le foto).
Sotto, Luna Rossa
Nella foto grande della pagina a sinistra, lo scalo del Centro Velico Caprera con la flotta di derive. Qui a fianco, dall’alto, allievi del CVC su derive, l’isola Porco, gli istruttori Vincenzo Liberati (a sinistra) e Gabriele Bruni. Le informazio­ni per i corsi del 2021 sono sul sito della scuola centroveli­cocaprera. it (che ha gentilment­e fornito le foto). Sotto, Luna Rossa
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