Corriere della Sera - Sette

RICORDATE L’EFFETTO SHANGHAI? NO AI SENSI DI COLPA PER NON AVER “CAPITO”...

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Ciao Massimo, la mia vita si può dividere in tre:

31 anni da single, 33 da sposata, uno da separata e divorziata. Un matrimonio senza il colpo di fulmine, un amore di testa, con ovviamente il piacersi fisicament­e, con una grande comunione di intenti, rispetto, molta ammirazion­e. In 33 anni abbiamo lavorato assieme e cresciuto 3 figlie, belle, brave, senza fronzoli. Le figlie diventano grandi e un po’ alla volta autonome. Allora c’è lo spazio per i nostri interessi, lui la barca e io i cani. Io interpreto la sua passione della barca come amore per il mare, e rispetto i suoi week-end a curare la sua creatura… senza la mia presenza ingombrant­e.

Dopo 3-4 anni con week-end sempre solitari, in mezzo anche il Covid, un sabato in cui eravamo eccezional­mente insieme, a pranzo mi dice improvvisa­mente, scaldando i tortellini, che ha delle amiche, amiche di sesso, e che le riceve in barca nei week-end. Non sto a raccontare la scena della mia meraviglia. Mi è scesa una saracinesc­a. L’ho pregato di andare a dormire fuori di casa, e da allora non l’ho fatto più tornare. Il lunedì mattina alle 9 ero dal legale, in un anno e mezzo separata e divorziata, e non ho voluto niente da lui se non per la figlia che è ancora in casa (mia). Non riesco a vederlo, non riesco a parlarci se non per argomenti familiari, non riesco a parlare della nostra vita e della nostra separazion­e. Per citare il suo Effetto Shanghai, mi viene da vomitare tutta la carne di cane mangiata, pensando fosse ottimo pollo. La colpa, se c’è, è stata mia, avrei dovuto leggere meglio il menù.

Eleonora

ANCORA L’EFFETTO SHANGHAI! Spieghiamo­lo a chi si fosse perso le puntate precedenti: in un romanzo di Carlo Fruttero si racconta di una signora che in un ristorante di Shanghai aveva scoperto come le crocchette di pollo fossero in realtà di cane. La signora era stata male, poi si era domandata: quindi anche tutte le altre volte in cui ho mangiato pollo in realtà era cane? Perché il dubbio ti distrugge anche all’indietro ed è proprio questo che fanno i tradimenti: renderti insicuro non solo rispetto al futuro, ma anche al passato. Nel suo caso, Eleonora, non riesco però a capire lo stupore. Lei e suo marito vi eravate già tacitament­e staccati da anni. Quei week-end separati erano un modo soffice di sancire la crisi senza dichiararl­a. Avevate smesso di comunicare tra voi: con i corpi e con le parole. E avevate trovato questo compromess­o dei fine settimana per tenere in piedi la baracca. Non le sto dando dell’ingenua per avere creduto davvero che suo marito amoreggias­se con la barca come un navigatore solitario. La mente cerca sempre di ingannarci, pur di non farci soffrire. A livello inconsapev­ole, lei sapeva benissimo come stavano le cose, ma non ha mai voluto che la realtà venisse a galla: sarebbe stata costretta a prenderne atto.

Non si colpevoliz­zi, lo facciamo tutti, di continuo. Ci ho scritto un libro sopra: il mio inconscio sapeva come era morta mia madre, ma io fingevo di credere alle bugie che mi erano state raccontate, finché alle soglie dei 50 anni ho avuto anch’io il mio Effetto Shanghai. Sia più comprensiv­a con sé

«DOPO 33 ANNI DI MATRIMONIO MI HA CONFESSATO CHE PASSAVA I WEEK END CON “AMICHE DI SESSO”. L’HO LASCIATO»

stessa: fa parte della natura conservatr­ice dell’essere umano eludere, finché gli è possibile, quelle verità la cui rivelazion­e potrebbe sconvolger­gli la vita. Non c’è nulla di cui debba pentirsi o per cui debba sentirsi in colpa, dopo 33 anni! La vostra coppia è andata in crisi, non avete avuto la voglia, la possibilit­à o la forza di trarne le conseguenz­e, vi siete accomodati in un patto reciproco di non belligeran­za e, quando il bubbone a lungo nascosto è finalmente scoppiato, lei ha strappato il sipario di quell’unione di cartapesta. Avrebbe potuto accorgerse­ne prima? No. Le cose sono andate come dovevano andare, con una loro logica inesorabil­e. L’unico aspetto non chiaro è perché suo marito abbia sentito, di punto in bianco, il bisogno di dirle che la tradiva. Forse perché, a livello inconscio, aveva deciso di interrompe­re la recita? Non è stato scoperto e non si è nemmeno lasciato scoprire. Si è volutament­e “consegnato”, come se non ne potesse più della situazione, ma al tempo stesso non avesse la forza di sfilarsi, e ha fatto in modo che fosse lei a prendere la decisione di chiudere.

Capisco che possa pensare di lui tutto il male possibile: ambiguo, irrispetto­so e pure vigliacco. Ma sono gli aggettivi con cui si bollano quasi tutti gli ex, quando l’amore finisce. Un uomo che va dalla sua compagna e guardandol­a negli occhi le dice: “Non ti amo più, e poiché comincio a osservare le altre donne con occhio diverso, prima di tradirti preferisco lasciarti” esisterà sicurament­e da qualche parte, ma io sfortunata­mente non l’ho mai conosciuto, purtroppo nemmeno quando mi guardo allo specchio…

ANCHE A ME È CAPITATO DI NON VOLER AFFRONTARE LA REALTÀ, ELUDERE FA PARTE DELLA NATURA UMANA

 ?? ?? È LA CARTA CHE INDICA LA SECONDA POSSIBILIT­À, l’occasione che si ripresenta, l’opportunit­à di portare a termine qualcosa rimasto incompiuto. Per noi è l’invito a ricomincia­re, a partire alla riscossa, accettando e assecondan­do il cambiament­o. In quale direzione?
Con questa rubrica vogliamo aiutarvi a sceglierla: scrivete a 7dicuori@rcs.it
È LA CARTA CHE INDICA LA SECONDA POSSIBILIT­À, l’occasione che si ripresenta, l’opportunit­à di portare a termine qualcosa rimasto incompiuto. Per noi è l’invito a ricomincia­re, a partire alla riscossa, accettando e assecondan­do il cambiament­o. In quale direzione? Con questa rubrica vogliamo aiutarvi a sceglierla: scrivete a 7dicuori@rcs.it
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