LEONID & ROCCO: ECCO CHI SONO I FANTASMI DEL PORNO
nternet è al 95% porno e spam». Lasciamo perdere il secondo elemento citato da Margaret Atwood, l’autrice del Racconto dell’Ancella, e concentriamoci sul primo. Quanti contenuti pornografici ci siano in rete è un numero incalcolabile, un po’ come le stelle dell’universo, ma molto meno romantico. Aiutiamoci con i numeri di Onlyfans: la piattaforma dei content creator (la cui ampia maggioranza, ma non la totalità, propone contenuti erotici o più espliciti) nel 2022 ha toccato un fatturato di 5,6 miliardi contro i 4,8 dell’anno prima. Di questo fiume di denaro, che i fan spendono per abbonarsi ai canali o per inviare piccole somme sotto forma di “mance”, il signor Leonid Radvinsky se ne è messi tasca 338 milioni.
IIl primo, ucraino cresciuto in America, ha acquistato e rilanciato Onlyfans, regno dei creatori di contenuti a luci rosse, il secondo guida il colosso Pornhub. Cosa hanno in comune? Un fiume di dollari e una regola ferrea: non comparire mai
IL MISTERO
Se proviamo a pensare agli imperi costruiti dalle cosiddette Big Tech, le associazioni tra marchi e personaggi, diventati negli anni famosi come rockstar, sono immediate. Steve Jobs e Steve Wozniak, poi Tim Cook: Apple. Bill Gates e Paul Allen, poi Steve Ballmer e Satya Nadella: Microsoft. Mark Zuckerberg: Facebook, ora Meta. Jeff Bezos: Amazon. Elon Musk: Tesla, Space X e ora X (il fu Twitter). Di questi titani sappiamo molto, spesso tutto. Quando si passa ai burattinai che tirano le fila del pornoweb si sa poco, pochissimo, spesso quasi nulla. Comprensibile. Nessuno inviterebbe il signor Onlyfans o il signor Pornhub per discutere a Davos di emergenza climatica o al Gruppo Bilderberg per esprimersi sulle criptovalute. Eppure, nel caso di Leonid Radvinsky, ceo di Onlyfans, parliamo di un manager dal patrimonio netto di oltre 2 miliardi di dollari (i conti li ha fatti Forbes).
Mai nessuna intervista concessa, profilo bassissimo. Oggi 41enne, un volto piuttosto anonimo, moro, leggermente stempiato, barba non rasata, ora vestiti informali da Silicon Valley ora frac e farfallino nelle occasioni più mondane, Leo (come più spesso è chiamato) nasce a Odessa, in Ucraina, ma all’età di 6 si traferisce negli Stati Uniti con la famiglia. Nella sua scarna biografia entrano leggende metropolitane, invenzioni belle e buone e qualche brandello di verità. Tra i miti sembra esserci quello di un padre arricchitosi nel crollo dell’Urss, tra le certezze c’è che Onlyfans non è il debutto a luci rosse di Radvinsky.
Circa vent’anni fa, prima che la pornografia su Internet fosse ampiamente disponibile in modo gratuito, il giovane Leonid, appena laureato con lode alla Northwestern University, gestiva un piccolo ma solido impero di siti Web che pubblicizzavano l’accesso a password hackerate di siti pornografici. A quanto emerso, c’erano anche inviti a cliccare su siti che promettevano contenuti pornografici con minorenni, un’accusa pesante mai dimostrata e comunque dribblata con agilità da Radvinsky. La sua successiva creatura resta nel mondo del vietato ai 18: si chiama MyFreeCams, dove modelle e modelli possono guadagnare tramite show di sesso via webcam. I punti di contatto con Onlyfans già si intravvedono. Gli affari gli vanno più che bene e Leo va a vivere in un attico all’81esimo piano dell’Aqua Tower, capolavoro architettonico che a Chicago si affaccia sul lago Michigan. Qualche anno dopo si sposta al caldo, in una villa altrettanto principesca a Boca