Ama le immagini forti e si definisce «il general Ancap (anarco capitalista) in missione dalla terra di Liberland per cacciare a calci i keynesiani»
da 100 dollari con la sua effige, «perché il futuro passa dalla dollarizzazione dell’economia». È probabile, però, che chi lo vota sia più interessato al personaggio che alle sue riforme ultrà. In fondo, sostiene Andrés Velasco, decano della Scuola di politiche pubbliche della London School of Economics, «è il classico populista autoritario che cavalca lo scontento, di destra solo perché il partito di governo è di sinistra». I voti della “collera” popolare gli rimarranno fedeli il 22 ottobre, che è pure il giorno del suo 53esimo compleanno?
CAVALLO PAZZO
Molti profetizzano, se sarà eletto presidente, il caos di governo. Deputato solo da due anni, Milei a differenza di Trump non ha dietro di sé un vero partito. La sua Libertad Avanza è poco più di un movimento e non otterrà più di un terzo dei seggi al Congresso. A differenza di Bolsonaro, non può neppure contare sul sostegno di potenti settori come l’agro-industria, gli evangelici o i militari. Di fatto, è un Cavallo Pazzo che corre da solo (e il paragone gli piacerebbe).
«Prendi un personaggio di Puccini, mettilo nella vita reale e quello sono io», ha detto di sé stesso Milei parlando con Pablo Stefanoni, storico e autore del saggio La rebeldia se volvió de derecha? (La ribellione è diventata di destra?). Appassionato e carismatico. «Non era ancora candidato, eppure mentre parlavamo al bar, molti giovani gli chiesero un selfie», ricorda lo scrittore. Difficile che quei ragazzi – una buona fetta del suo elettorato – comprendano le sue contorte teorie economiche, un mix della Scuola Austriaca e del libertario statunitense Murray Rothbard. Piuttosto sono affascinati dalle frasi insolenti, che sembrano uscire da un videogame: «Sono il generale AnCap (anarcocapitalista). Vengo da Liberland, una terra creata dal principio di appropriazione originaria dell’uomo… La mia missione è prendere a calci nel culo i keynesiani e i collettivisti figli di puttana». O ancora: «Non sono qui per guidare agnelli ma per svegliare leoni».
Karina ha creato il personaggio politico, decide la strategia e dà la linea al circolo magico di Milei. «Di questo parlane con Kari», è la frase che il fratello ripete più spesso. Si dice che sia lei a filtrare sapientemente i dettagli personali del can