GLI UCCELLI DIVENTANO FINTI INSETTI E INGANNANO I SALMONI
Un viaggio tra naturalisti e traffici illegali ANCHE NELLA SFERA LE NOTE DEGLI U2 RIPORTANO ALLA REALTÀ Intorno immagini di deserto e le luci della Strip
«Quando il Titanic affondò nel 1912, il bene più prezioso nella stiva, quello per cui erano state stipulate le assicurazioni più onerose, era un carico di quaranta casse di piume. Quella merce era la regina del mercato, subito dopo i diamanti». È una delle tante cose in cui ci si imbatte leggendo questo libro: non un saggio, non un romanzo, non l’inchiesta su un caso di cronaca. Piuttosto un viaggio nel tempo e nello spazio, che parte da qui: l’autore, Kirk Wallace Johnson, lasciato il lavoro per una agenzia governativa Usa attiva in Iraq dopo un grave episodio di burnout, si dedica alla pesca con la mosca. Durante un’escursione sente per la prima volta parlare di Edwin Rist, giovane e geniale flautista autore nel 2009 di un furto clamoroso, e singolare: centinaia di uccelli rari sottratti all’inglese Natural History Museum. Sulle tracce del ladro, l’autore si imbarca in una ricerca che lo porta indietro nel tempo alle origini dell’hobby vittoriano della pesca con la mosca, quando per realizzare finti insetti (mosche) per ingannare i salmoni si cominciano a impiegare piume sempre più rare e costose. Ne nasce una febbre che arriva fino a noi. E un racconto affascinante che parla di naturalisti pionieri, moda e traffici illegali su Ebay.
KIRK WALLACE JOHNSON IL LADRO DI PIUME
(Nutrimenti, pp. 416, euro 21)
LIA LEVI
INSIEME CON LA VOSTRA FAMIGLIA
(edizioni e/o)
Ottant’anni dopo, il sabato nero del Ghetto di Roma visto da una grande autrice
ELISA LAUZANA IRENE LAZZARIN LA CAMERA BUISSSIMA (Quinto Quarto Edizioni) Un viaggio (anche grafico) alle origini della fotografia
Succede ad ogni concerto degli U2.
Loro alzano l’asticella dello spettacolo e qualcuno agita lo spettro della musica che si mangia la musica. Come in ogni discorso che riguarda la tecnologia, la risposta sta nell’uso che se ne fa. La tv può essere intrattenimento intelligente e informazione o trash. I social allo stesso modo, ma il fatto che siano nella mani di chiunque abbassa la qualità. I concerti kolossal esistono da quando Pink Floyd e Rolling Stones hanno spinto in quella direzione. Non tutti quelli che li hanno seguiti avevano le spalle sufficientemente forti, e c’è stato chi, come Bruce Springsteen, è rimasto fedele al rock senza fronzoli. Gli U2 restano una band con una presenza scenica e un repertorio che non si fanno schiacciare anche se c’è qualche passo meno centrato come Atomic City, il nuovo singolo che assomiglia a Call Me dei Blondie. Con la residency a Las Vegas, 25 concerti in tre mesi, Bono, The Edge e Adam Clayton (Larry Mullen jr è fuori uso per un’operazione) hanno inaugurato The Sphere, una gigantesca palla supertecnologica, 150 metri di diametro per 11 di altezza e una capienza da 18 mila persone, rivestita fuori e dentro di megaschermi. L’esperienza è immersiva, l’illusione visiva ti fa credete di essere altrove, in un deserto, sulla Strip di Las Vegas, su una pedana rotante. È la musica che ti tiene ancorato alla realtà.
SUFJAN STEVENS A RUNNING START
Dopo le sperimentazioni
elettroniche e classicheggianti, il cantautore torna nel suo delicato cantautorato
EX-OTAGO FEAT FABRI FIBRA
MONDO PANICO
La indie-band genovese e il rapper erano già stati insieme - e bene sul disco di Fabri. Favore restituito e fra ironia e ritratto generazionale
l’accoppiata funziona ancora