Corriere della Sera - Sette

LO «SBIRRO» GABRIELLI STRAPPATO ALLA PENSIONE PER CURARE MILANO

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C’è questa novità abbastanza clamorosa di Franco Gabrielli che diventa il delegato alla Sicurezza e alla Coesione sociale del sindaco di Milano, Giuseppe Sala. «Milano, comunque, non è Gotham City», ha subito precisato con garbo Gabrielli, riferendos­i alla città notturna di Batman. Però tanto sicura non è. Nell’ultimo report del Viminale, ha il primo posto per numero di reati denunciati: nel 2022, 6.991 ogni 100 mila abitanti. E non solo: nel primo semestre del 2023, le denunce crescono del 3,5%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Sala, con lucido pragmatism­o, ha così chiamato non un bravo esperto: ma, letteralme­nte, il poliziotto numero uno che abbiamo in Italia.

Gabrielli, nel tempo, è stato prefetto di Roma e capo dei servizi segreti, capo della Protezione civile e capo della polizia, fino a diventare sottosegre­tario all’Interno nel governo guidato da Mario Draghi. Poi è andato in pensione: e, naturalmen­te, in questo Paese di geni a nessuno è venuto in mente che a una risorsa così le istituzion­i non dovrebbero rinunciare per principio (e puro buon senso). L’ultima volta l’ho rivisto, dopo parecchio tempo, ai solenni funerali del Presidente emerito Giorgio Napolitano. Non ci conosciamo, e quindi non l’ho salutato. Però l’ho osservato a lungo mentre stringeva mani qua e là, perché parecchi gli andavano a rendere omaggio in devoto pellegrina­ggio, e altri gli lanciavano invece occhiate rispettose. Lui era tutt’altro che rigido e altezzoso (vorrei proprio raccontarv­i di certi cretini integrali che in Parlamento se la tirano come fossero chissà chi: ma lasciamo stare, che non ho voglia di beccarmi una querela).

Comunque, osservando­lo, e ricordando alcuni passaggi della sua luminosa carriera, ho pensato a come Gabrielli non si sia mai fatto bastare il solo talento del grande sbirro (so che gli piace definirsi così: sbirro), ma abbia sempre aggiunto anche dosi di etica e morale, e un profondo senso dello Stato, e capacità di stampo managerial­e, e coraggio. Sono qualità eccezional­i che adesso, gratuitame­nte, metterà a disposizio­ne del sindaco Sala. E questa, credetemi, non è una buona notizia soltanto per i milanesi: lo è, in qualche modo, anche per tutti noi. Perché così non corriamo il rischio di vedercelo arrugginir­e. Gabrielli ha solo 63 anni.

AL TALENTO DI POLIZIOTTO HA SEMPRE AGGIUNTO SLANCIO ETICO E UN PROFONDO SENSO DELLO STATO

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Franco Gabrielli, 63 anni, è toscano di Viareggio
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