MONICA SETTA PARLA DI DONNE E GEN Z
GENERAZIONE Z STORIE DI DONNE AL BIVIO
APPROFONDIMENTO - RAI2, OGNI MARTEDÌ, IN SECONDA SERATA - RAI2, OGNI GIOVEDÌ IN SECONDA SERATA
Sono due appuntamenti e a entrambi, Monica Setta, tiene moltissimo. La giornalista torna a occuparsi di alcune tra le tematiche che accompagnano il suo lavoro da anni: i giovani e le donne.
Come mai ha deciso di concentrarsi ancora una volta su queste categorie?
«Sono sempre stata una femminista e mantengo quest’anima. Sono cresciuta in una famiglia dove il matriarcato era molto netto, mia nonna è stata tra le prime donne ad essere imprenditrici, è morta a 110 anni. Anche mia mamma è molto attiva, io sono figlia unica e ho avuto una figlia. Mi è venuto naturale. In tv ho iniziato così, con Donne allo specchio: donne che raccontavano i loro bivi, le loro scelte».
E con i giovani?
«Il collegamento è arrivato grazie a mia figlia che appartiene alla Generazione Z.
Questo programma ha due anni e mezzo, è arrivato quando si parlava poco di loro». Che idea si è fatta?
«Questa, più di ogni altra generazione, ha vissuto tutto: la crisi economica, il terrorismo, la pandemia, la guerra. Si potrebbe pensare che i giovani di oggi siano degli insicuri, invece sono pieni di valori. Parlano di condivisione, hanno cura per l’ambiente, sapendo già da giovanissimi cosa significa avere un mondo migliore eticamente ed economicamente. Il grande gol della trasmissione è diffondere questo messaggio». Come vede oggi la condizione femminile?
«L’empowerment femminile è compiuto: abbiamo una premier donna e un capo dell’opposizione donna. Ma servono sostegni per superare l’avversativo che si pone ancora per noi donne tra famiglia o carriera: dobbiamo trasformarlo in una “&”».