NON C’È SOLO «UNA FAMIGLIA» I LEADER DI DESTRA LO SANNO MEGLIO ARCHIVIARE GLI SLOGAN
SETTE E MEZZO Ogni sette giorni sette mezze verità. Risposte alle vostre domande sull’attualità,
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Cara Lilli, sono convinto che si debba il massimo rispetto a fronte delle scelte familiari della premier. Mi viene da dire: benvenuta fra i comuni mortali! Sperando che ci vorrà risparmiare, il “Dio Patria e Famiglia”
Riccardo Bellucci riccardo.bellucci@yahoo.it
Cara Lilli, credo Giorgia Meloni abbia agito molto bene nell’affaire Giambruno. Cosa ne pensa?
FedericaPuglisi pugliafede84@gmail.com
Cari lettori, ci sono due aspetti di grande rilevanza pubblica e politica nel caso Meloni-Giambruno e nessuno di questi riguarda la scelta personale della premier di chiudere la relazione con il suo compagno, scelta che ovviamente compete solamente a lei. Ciò che invece colpisce è la reazione – orgogliosa, rabbiosa - di Giorgia Meloni a quanto successo. La premier ha ripetutamente attaccato non meglio precisati nemici che starebbero «cercando di indebolirla» con «cattiveria e meschinità» che non hanno precedenti, «rotolandosi nel fango»: a chi si riferisce? Non è una domanda banale. Meloni riveste il ruolo di presidente del Consiglio, ha il dovere di essere chiara e non allusiva quando sferra attacchi di questa violenza, e dovrebbe indicare i destinatari di questi strali. Se non lo fa, lascia supporre che la sua sia soltanto una postura vittimistica per guadagnare consenso dalla vicenda. Bisogna poi ricordare che da tempo ormai il privato dei leader politici è inesorabilmente un fatto pubblico, e lo è tanto più quanto viene esposto dagli stessi leader per finalità propagandistiche. Giorgia Meloni ha raccontato la sua vita familiare e di coppia in libri e interviste, ha postato sui social foto con la figlia. Lo stesso Andrea Giambruno, pochi giorni prima che scoppiasse il caso, lasciava intendere a Chi che la coppia presidenziale era vicina alle nozze. E infine è stata la stessa Meloni a comunicare la separazione con un post sui social.
Se rendi pubblico il tuo privato, questo resterà pubblico anche quando le cose prenderanno una piega spiacevole. Senza contare che tutto parte da fuorionda trasmessi da Canale 5, quindi da una rete televisiva della famiglia Berlusconi. E tutto continua con interventi e dichiarazioni pubbliche di Meloni. Quindi la domanda resta: chi sono i nemici a cui allude la premier? Chi è che rotola nel fango? Poi c’è il tema della coerenza, secondo alcuni ormai un feticcio del tutto irrilevante per un leader politico. Non si tratta solo di richiamare a un minimo di aderenza fra ciò che si predica e ciò che si pratica: qui si tratta di prendere finalmente atto che la realtà sociale del nostro Paese è molto più complessa e articolata di uno slogan elettorale. Alla cosiddetta «famiglia tradizionale» se ne sono affiancate negli anni tante altre, che dovrebbero avere uguale dignità e uguali diritti. Lo sanno bene, tra l’altro, tutti i leader della destra italiana, lontanissimi nel loro privato dal modello di famiglia tradizionale. Agiscano di conseguenza, senza più ipocrisie. E lascino vivere come vogliono tutti gli altri. Senza predicozzi moralistici.
SE RENDI PUBBLICO IL TUO PRIVATO, IN LIBRI E INTERVISTE, QUESTO RESTERÀ PUBBLICO ANCHE QUANDO È SPIACEVOLE