Corriere della Sera - Sette

ROBERTO VOERZIO E LA CAVALCATA DELLE LANGHE

La classifica, 99 punti al Brunate: “equilibrio perfetto”

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In testa i piemontesi, ma i più numerosi sono i toscani. Se le prime posizioni vengono occupate dai vini delle Langhe, in totale la regione del Brunello di Montalcino e del Chianti Classico supera quella del Barolo e del Barbaresco con 46 piazzament­i a

19. Avanzano i vini veneti, che conquistan­o 11 posti, seguiti dai siciliani (9). L’Alto Adige si attesa a quota 6, mentre due bottiglie vengono da Trentino, Friuli Venezia Giulia, Campania e una da Emilia Romagna, Umbria e Abruzzo. È la divisione territoria­le della classifica della guida I 100 migliori vini e vignaioli d’Italia,in edicola con il Corriere della Sera (12,90 euro oltre al prezzo del quotidiano). La selezione è del critico americano James Suckling, che ha debuttato quest’anno come co-autore della guida. Sul podio ci sono con 100 punti il Barolo Cannubi 1752 2020 di Damilano e il Barbaresco Falletto Rabajà 2020 di Giacosa; con 99 punti il Barbaresco Sorì Tildìin 2020 di Gaja. Lo stesso punteggio del Barolo Brunate 2019 di Roberto Voerzio (nell’illustrazi­one qui sopra). «Un eccezional­e viticoltor­e che segue con dedizione la coltivazio­ne di uve di alta qualità», scrive Suckling. «L’impegno nel limitare la produzione a tre o quattro grappoli per pianta regala ai suoi Baroli intensità e carattere incomparab­ili. Il Brunate 2019 emana affascinan­ti aromi di petali di rosa, accompagna­ti da puri accenti di frutta, come lamponi e fragole fresche. Corposo e potente, con tannini ampi che rimandano a una frutta vigorosa. Con equilibrio perfetto, rivela purezza e qualità straordina­rie».

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