FRANCA CHE DISSE NO SPIEGÒ COS’È L’ONORE E CAMBIÒ LA STORIA

Rapita e violentata, portò in tribunale l‘ex fidanzato che voleva “proteggersi” dietro la legge sul matrimonio riparatore. Disse: «Io non sono proprietà di nessuno e nessuno può costringermi ad amare una persona che non rispetto»

imasi digiuna per giorni e giorni. Lui mi dileggiava e provocava. Dopo una settimana abusò di me. Ero a letto, in stato di semi incoscienza» racconta Franca Viola rapita da Filippo Melodia, suo ex fidanzato. Alcamo, provincia di Trapani, 1965. Un anno dopo si terrà il processo contro Melodia, definito dalla difesa dell’imputato «un processo d’amore».

Quando conosce Filippo, Franca è una delle delle ragazze più belle del paese. Quindici anni, lunghi capelli neri. Col benestare del padre Bernardo, contadino, si fidanza con Filippo. Quel matrimonio – già si parla di matrimonio – rappresenta per lei un salto sociale, in quanto Filippo è di famiglia ricca. I genitori la immaginano signora, a vivere tra i privilegi. Fidanzati in casa, Franca e Filippo escono insieme, si fanno vedere in paese. Siamo negli Anni 60 e per una ragazza mostrarsi in compagnia di un ragazzo significa “appartenergli”. Ecco il valore principale su cui si fonda la crescita di

Runa ragazza del Sud in quegli anni (ma non solo): la reputazione. Da santadonna a svergognata. Santadonna, Franca è devota, riservata, composta, d’aiuto alla famiglia. Spesso in campagna a dare da mangiare alle galline che arrivano in gruppo, le circondano i piedi. Quante volte si è incantata a guardare il gallo che emette il richiamo d’amore, la gallina che si rannicchia, il gallo che le salta addosso a ali spiegate. E lì per lì le galline paiono tramortite, poi si scuotono, risorgono.

Maggio, spuntano fiori. L’erba cresce vigorosa. Immaginiamo che la vita di Franca sia questo spazio tra il paese e la campagna, tra la famiglia e il fidanzato.

Senonché Filippo viene arrestato per furto e appartenenza a una banda mafiosa (forse reclutato dalla zio famoso, il boss locale Vincenzo Rimi). In seguito all’arresto, il padre di Franca decide di rompere il fidanzamento della figlia. Il germe del grande coraggio a venire: un uomo umile che dice no a un sistema, a una gerarchia di potere. «Leso nell’onore di maschio» (scrive Indro Montanelli su Il Corriere) Melodia si vendica: insieme agli amici di

L’interrogatorio di Franca Viola, appena liberata dopo il rapimento e lo stupro commessi dall’ex fidanzato Filippo Melodia, nella foto in basso: fu condannato a 11 anni

Franca Viola fu rapita e violentata il 26 dicembre 1965 dall’ex fidanzato Filippo Melodia: aveva 17 anni. Rifiuò il matrimonio riparatore e lui fu condannato a 11 anni di carcere