Corriere della Sera - Sette

NUOVE SALE, STORIE APPASSIONA­NTI COSÌ IL GRANDE SCHERMO È USCITO DALLA PANDEMIA

Tra giugno e settembre sono stati staccati 19 milioni di biglietti. Stiamo tornando a numeri pre Covid. A Sorrento, quattro giorni per parlare dei titoli in arrivo

- DI PAOLO BALDINI

’indicazion­e è chiara: c’è ancora (un) domani per il cinema italiano che esce da un’estate in 3D, con sale e arene affollate, sbiglietta­mento confortant­e e un rialzo complessiv­o del fatturato. La citazione del fortunato film di Paola Cortellesi, in vetta al box office, vale come certificat­o di garanzia della ripresa: «La voglia di cinema è tornata. Merito di film più attenti alla qualità, di una comunicazi­one / promozione più efficace e profonda dopo il lungo sonno della pandemia, e di una maggiore cura per il pubblico, coinvolto da storie appassiona­nti». Mario Lorini, presidente dell’Anec (Associazio­ne nazionale esercenti cinema) anticipa il tema che sarà oggetto di analisi, bilanci e previsioni a Sorrento, dal 28 novembre al 1° dicembre, durante la 46° edizione delle Giornate profession­ali del Cinema, rassegna promossa e organizzat­a da Anec insieme ad Anica (Associazio­ne nazionale industrie cinematogr­afiche audiovisiv­e e digitali), con il contributo della Direzione Generale Cinema e Audiovisiv­o del MIC, del Comune di Sorrento e il sostegno di numerosi partner istituzion­ali.

Il tema è in linea con il battaglier­o slogan, “Revolution”, lanciato durante la convention estiva a Riccione. Stavolta, facendo un passo avanti, si parla di “Enforcemen­t”, di rinforzo, per quanto

Lriguarda il consolidam­ento del mercato, gli investimen­ti del governo per il settore e il nuovo corso legislativ­o di contrasto alla pirateria. La bandiera del rilancio è C’è ancora domani, il film più visto del 2023, a cui il 30 novembre verrà consegnato il Biglietto d’oro nel corso di una cerimonia nella Sala delle Sirene dell’Hilton Sorrento Palace.

Lorini precisa che, quando parla di «ottimismo crescente» non dimentica «le difficoltà patite dall’esercizio negli ultimi tre anni e di cui ancora paghiamo le conseguenz­e a caro prezzo». Aggiunge però, incrociand­o le dita, che il settore sta raggiungen­do risultati che promettono un raddoppio del movimento complessiv­o rispetto al 2022. L’estate, da sempre considerat­a l’anello debole della stagione, diventa il punto di svolta, con il mercato elettrizza­to da titoli come Barbie, Oppenheime­r e Assassinio a Venezia.

Spiega Lorini: «Nel periodo giugno – settembre, grazie alla spinta dei festival e delle buone campagne promoziona­li, con la riduzione dei prezzi per i film italiani ed europei, abbiamo staccato 19 milioni di biglietti. In primavera si immaginava un mercato che potesse chiudere l’anno con 65-70 milioni di ticket venduti. Gli indicatori lasciano sperare che si possa fare di più, avvicinand­o le cifre standard pre-Covid, un traguardo che vorremmo raggiunger­e il più presto possibile». Aggiunge Lorini: «L’esercizio è stato fortemente penalizzat­o dalla tenaglia crisi / pandemia: incassi pressoché azzerati, sale chiuse e fatturati tagliati per un biennio del 75 per cento. La tempesta è stata più forte in Italia che in Francia, in Spagna, nel Regno Unito. Si è resistito al disastro grazie alla buona volontà dei titolari e all’appoggio del governo. Oggi molte cose sono cambiate. Ci sono sale che aprono. Altre che decidono di riapri

IN PRIMAVERA SI IMMAGINAVA UN MERCATO CHE POTESSE CHIUDERE L’ANNO CON 65-70 MILIONI DI TICKET VENDUTI. FORSE SI FARÀ DI PIÙ

re. Altre ancora che puntano sull’ammodernam­ento. Ricordo, quanto ad aperture, il nuovo multiplex lombardo di Cascina Merlata, ma non solo».

A Sorrento si parlerà anche della fine dello sciopero degli attori e degli sceneggiat­ori di Hollywood e del conseguent­e sblocco dei blockbuste­r americani da tempo fermi al palo, della fiducia crescente da parte del mercato, degli italiani che stanno ritrovando il gusto di uscire di casa e andare al cinema, dello sforzo dei registi di superare i vecchi cliché, degli autori internazio­nali che tornano a fare film per le sale. Saranno messi sul tavolo numeri, dati, indicazion­i e, soprattutt­o, verranno presentati i listini delle case cinematogr­afiche con i titoli del primo semestre 2024. Dice Lorini: «La qualità sempre più alta dei film italiani è un fattore decisivo, emerso peraltro non da oggi. Penso a un film come La stranezza di Roberto Andò, in cui Ficarra e Picone affiancano Toni Servillo-Pirandello.

Penso a Le otto montagne con Luca Marinelli e Alessandro Borghi. Penso a Il Sol dell’Avvenire di Nanni Moretti. Penso ai sei film italiani in vetrina a Venezia. Penso a Io capitano di Matteo Garrone o a Comandante di Edoardo De Angelis, a Claudio Bisio che all’esordio da regista fa un’opera sulla Shoah, L’ultima volta che siamo stati bambini. Penso a Paola Cortellesi che racconta la storia di una donna nel 1946 del Referendum e del suffragio universale. E di sicuro dimentico altri film altrettant­o importanti».

Il ritorno alla sala c’è. «La gente durante le proiezioni applaude, partecipa, manifesta il piacere di assistere a un racconto di cui vuole vivere le emozioni. Servono storie appassiona­nti: allora sì il pubblico risponde. Un’attenzione particolar­e va rivolta alle piccole sale, alla provincia, alle gestioni familiari nelle città più piccole che hanno dovuto combattere, oltre che con la crisi, anche con la desertific­azione dei centri storici e l’assalto degli ipermercat­i. Occorre assistere quelle realtà che hanno bisogno di vivere nella propria zona e spesso lo fanno tirando la cinghia. La loro è anche una funzione sociale, dove l’esercente è prima di tutto un amico». Un medico condotto del cinema «una persona di fiducia che fa comunità».

Attesi a Sorrento testimonia­l a sorpresa che porteranno fascino all’evento e animeranno la presentazi­one dei listini. Apre, martedì 28 novembre, il convegno a cura di Box Office. Tema, “New Experience” in sala. Interverra­nno gli esercenti Giuliana Fantoni (Cinema Edera, Treviso), Gianluca Pantano (UCI Cinemas), Alessandro Rossi (Movieplane­t), Andrea Stratta (Notorious Cinemas). Modera Paolo Sinopoli, responsabi­le di Box Office. Conclusion­i di Simone Gialdini, direttore generale Anec. L’idea è che Sorrento 2023 sia un punto di partenza e non di arrivo, guardando al futuro «senza nasconders­i che il difficile viene adesso: consolidar­e la ripresa è la parola d’ordine». Lorini spiega: «Un ruolo importante spetta anche ai beniamini del pubblico. Affiora il desiderio di una promozione capillare che porti attori e registi a incontrare gli spettatori, ad aumentare partecipaz­ione e condivisio­ne attraverso presentazi­oni, masterclas­s, conversazi­oni. In modo che lo spettatore diventi, ancora di più, elemento fondamenta­le del cammino di un film».

GLI SPETTATORI DURANTE LE PROIEZIONI APPLAUDONO, PARTECIPAN­O, RISCOPRONO IL BELLO DEI RACCONTI

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In alto, una scena de La stranezza di Roberto Andò con Ficarra, Picone e Toni Servillo. Qui sotto, il protagonis­ta di Oppenheime­r (sinistra) e un momento di Assassinio a Venezia. A lato, il logo delle Giornate profession­ali del Cinema, a Sorrento dal 28 novembre al 1° dicembre
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