DONNE DELUSE & MASCHI INADEGUATI OGGI LE PARTI SI INVERTONO E A RISPONDERE È UNA LETTRICE
CARA LETTRICE, oggi le parti si invertono. Sei tu ad aver risposto senza saperlo alla lettera che avrei desiderato scriverti. Mi interessava capire come una donna tutt’altro che prevenuta nei nostri confronti osservi l’inadeguatezza di tanti maschi contemporanei, chiamati a modificare schemi di comportamento a cui erano abituati da millenni. E mi interessava capirlo da una donna delusa da un uomo che sperava fosse veramente un uomo: non perfetto, ma consapevole delle sue imperfezioni e desideroso di mettersi in gioco per affrontarle. Perché lo scopo della vita, diceva Jung, «non è essere perfetti, ma diventare completi».
La risposta alla lettera che non avevo ancora inviato l’hai scritta tu, anche molto bene. A conferma che le parole, quando sono maneggiate con cura, rimangono la migliore radiografia possibile di una relazione umana.
Caro Massimo, c’era una volta Laura e c’era una volta Francesco. C’erano una volta una giovane donna e un uomo un po’ meno giovane che si incontrarono, si piacquero e insieme iniziarono a costruire le fondamenta e poi i muri portanti, le pareti divisorie, le porte, le finestre, fino ai dettagli insignificanti di una vita insieme. Dieci anni di vita vissuta intensamente: due case comprate e ristrutturate, due meravigliosi bambini, un lavoro a tempo pieno per lei, una continua ricerca e ascesa professionale per lui. Senza un attimo di respiro. Alla ricerca della massima performance, del massimo risultato, della perfezione. Mai uno sgarro, mai un cedimento. Apparentemente.
Ma Francesco, che era umano esattamente come tutti, di cedimenti ne ebbe diversi nel corso degli anni e Laura era lì, accanto a lui, solida come una roccia, ad ascoltarlo, a supportarlo, a fornirgli una visione diversa benché amorevole delle cose. Empatica, ma abbastanza forte per entrambi. Mai impaurita dai silenzi, dai momenti di sconforto, o dalle debolezze del suo compagno. Era lì per lui, sempre. Era lì per lui prima. Per lui e per i bambini poi. Come un muro portante trasparente. Anche Laura però era umana, esattamente come Francesco, e anche lei attraversò periodicamente dei momenti di crisi. Il lavoro, le gravidanze, i bambini piccoli e le notti insonni da sola. Periodicamente bussò alla porta di Francesco con le mani alzate del «non ce la faccio, ti prego aiutami» e periodicamente, dopo aver preso atto che la porta di Francesco per lei non si sarebbe aperta, rimise insieme i suoi cocci per andare avanti.
Un bel giorno il padre di Laura si ammalò di un brutto tumore. Un altro bel giorno Laura perse il lavoro. Non c’era più margine per essere il muro portante trasparente, quello che non sai dove si trova finché non vi si apre una crepa. La crepa adesso c’era, si era formata nottetempo, e si propagò a vista d’occhio. Inutile dirlo: la casa crollò. La relazione perfetta tra Laura e Francesco venne travolta dalla crisi personale di Laura a cui il suo principe azzurro non riuscì a fare fronte. Lui non riuscì a capire. Non riuscì ad accogliere. Ma forse, più di ogni altra cosa,
VOLEVO CAPIRE COME VENGONO VISTI GLI UOMINI CHIAMATI A CAMBIARE: NON PER ESSERE “PERFETTI” MA “COMPLETI”
non riuscì a mettere la sua compagna davanti a sé stesso. Ad accettare la propria “imperfezione”. A “stare”. Si sentì tradito, offeso, ferito da qualcosa che in realtà avrebbe solo richiesto il suo ascolto. Nonostante tutte le buone intenzioni, non ce la fece. Ad ascoltare senza giudicare, a lasciare Laura libera di ritrovarsi e a darle spazio, attenzioni, fiducia. Arrivarono la cattiveria, le recriminazioni, il disconoscimento totale di tutto ciò che Laura aveva fatto per lui, per la coppia e per la famiglia. Arrivò il «sei una mammadimerda», gli sputi in faccia. Arrivò tutto, come un fiume in piena. E Laura prese un grande respiro e vi si immerse: lasciò che il fiume le passasse sopra la testa. Non senza lasciare dietro di sé un enorme senso di delusione. Perché, se è vero che dietro ogni grande uomo c’è una grande donna, è altrettanto vero che dietro ogni grande donna ci potrebbe essere un grande uomo. Nel 2023 potrebbe essere così. L’alternanza dei ruoli, delle posizioni e delle necessità fa parte della vita. Ci sono momenti in cui è l’uomo a doversi realizzare, e momenti in cui tocca alla donna. L’amore si nutre anche di questo scambio paritario. Di verità e non solo di interpretazione di ruoli. Laura si è scontrata con la verità di essersi innamorata di un uomo che è sempre stato solo innamorato di sé stesso e del suo ruolo. Forse adesso Laura riuscirà a brillare di luce propria senza Francesco. La verità, però, è che avrebbe voluto brillare insieme a lui. Accanto a lui. Con lui.
«QUANDO LAURA HA DOVUTO CONTARE SU FRANCESCO, LUI NON È RIUSCITO A METTERE LA COMPAGNA DAVANTI A SÉ STESSO»