CAPELLI, CHE COSA C’È DENTRO LO SHAKER
Arriva il trattamento personalizzato, con cheratina idrolizzata
Non ci rendiamo conto, ma ogni giorno sottoponiamo i capelli a stress: non solo l’utilizzo poco corretto di piastre e phon, in inverno bisogna vedersela anche con smog e agenti atmosferici e nella bella stagione con i raggi Uv. Il risultato è quello di ritrovarsi con una chioma sfibrata, disidratata con doppie punte. L’hair routine non sempre riesce rimediare. «Servono» spiega Anna Cegliese, responsabile concept salon Compagnia della Bellezza di Milano «trattamenti personalizzati. Per questo abbiamo istituito la figura specializzata del salon tender ispirandoci al bar tender, il barman alle prese con i cocktail, anche per gli accessori e la gestualità».
E se, secondo Cosmetics Europe, tra il 2023 e il 2027 le previsioni indicano che il settore globale della cura dei capelli crescerà del 12,37%, la tendenza è indirizzata sempre di più verso il taylor made.
Per questo nuovo protocollo di Compagnia della Bellezza si comincia con una consulenza prima di procedere alla creazione del trattamento definito hair spa, momento in cui il salon tender sceglie la mixologist per realizzare la soluzione “su misura”. A sua disposizione le varie pipette per prelevare i prodotti da inserire nelle shaker. «Ci sono diversi protocolli» spiega Cegliese «creati dal nostro team. La base è quasi sempre la stessa, cheratina idrolizzata e gocce di luce della linea Luce Therapy, alle quali si aggiungono diversi componenti di Kérastase a seconda dell’esigenza. Lunghezze e punte sono le più sensibilizzate ma è dal cuoio capelluto che si parte per un effetto rigenerante. Dopo massaggio c’è la posa sotto la nuvola di vapore che garantisce la penetrazione degli attivi nel fusto del capello. Un’ esperienza multisensoriale».