«PER 6 ANNI HO FATTO SOLO IL PAPÀ EDOARDO NON MI HA CAMBIATO, MI HA AGGIUSTATO»
Il cantante è tornato in scena, dopo un lungo sabbatico per crescere il figlio. «Siamo stati io e lui da soli fin da subito, abbiamo intimità e complicità in tutto, ma non voglio fare l’amico. A 50 anni pensavo di conoscermi, invece ho scoperto un nuovo c
lex Britti è tornato in scena, ma per sei anni, dalla nascita di suo figlio Edoardo, ha avuto altre priorità: è stato fermo a fare il papà. Ora continua a fare il papà, ma dopo il lungo sabbatico è uscito nell’estate 2023 con i due singoli Tutti come te e Nuda e adesso con Supereroi, brano dedicato a tutte le persone che provano a sopravvivere quotidianamente con un lavoro precario. Cominciamo con lui una serie di chiacchierate con i nuovi papà, andiamo a esplorare il nuovo pianeta della paternità, in grande evoluzione e fatto di tanti modelli diversi. Un ruolo che cambia insieme a quello della mamma. Sulla cover di Supereroi c’è l’immagine di un padre e di un figlio che camminano tenendosi per mano: «L’ha scelta il grafico: io non gli ho detto nulla, ma mi sente parlare di Edoardo, mio figlio, di continuo». Britti comincia l’intervista con il sottofondo della chitarra, ma «non ero io a suonare, erano le mie mani a muoversi in autonomia: io suono come si canta sotto la doccia, di getto, in libertà». Britti dice di stare in un periodo di felicità creativa perché ha molta libertà nello scrivere e produrre musica. Lo ha fatto anche alla fine, componendo al volo una «sigla per la fine dell’intervista».
Agnese e Sclaunich: Partiamo dalla confessione che ha fatto al Tempo delle donne, la festa-festival del Corriere, a settembre: «Sono stato via, ho fatto il padre per sei anni e ora torno, ma diverso».
«Diverso per forza: mi sono concentrato molto sul bambino quando è nato e ho capito subito che la vita del neo genitore non collima con quella dell’artista girovago. Non è che ho deciso a tavolino di fermarmi per 6 anni, è venuto un po’ da sé. Edoardo è nato nell’estate del 2017 quando io stavo per iniziare un tour, ho tirato dritto ma mi sono fermato quando aveva sei mesi: se continuavo diventavo pazzo perché mi dovevo svegliare la notte, fargli il bagnetto per far riposare la mamma… Non riuscivo a fare altro. E allora mi sono detto: vediamo che succede».
Sclaunich: La condivisione è cominciata da subito, quando ancora stava con la sua ex compagna e mamma di Edoardo?
«Sì, ci siamo subito alternati, lei ha accusato molto la gravidanza e la nascita, proprio a livello fisico, e io dovevo esserci, ci sono stato e ci sono. L’altra notte per esempio Edoardo tossiva e mi sono messo le sveglie per controllarlo: al trillo delle 5 di mattina ho sentito che era caldo, gli ho dato la tachipirina e ho aspettato sveglio che gli calasse la febbre. A parte il fatto che un tempo avrei detto le 5 di notte e non di mattina, ma mi ci vedi a me che vado avanti e