Corriere della Sera - Sette

GLI ABITI DI ELSA E BELLE, LA LAMPADA DI ALADINO QUI SI VIVE IN UN CARTOON

Abbiamo visitato in anteprima a Parigi il cantiere del Disneyland Hotel, primo 5 stelle della catena che aprirà il 25 gennaio con un direttore italiano

- DI MANUELA CROCI

Provate a immaginare cosa si provi ad aprire un libro di pop up e camminarci dentro. Entrare davvero in una storia, fare parte dello storytelli­ng. Il mio lavoro è questo: ho l’opportunit­à di creare esperienze ed emozioni così dettagliat­e e armoniose da restare impresse per sempre in un angolo della mente». Così Thomas Muller, set designer di Walt Disney Imagineeri­ng Paris, accoglie 7 per una visita esclusiva in anteprima al cantiere che – come per magia – il prossimo 25 gennaio tornerà ad accogliere gli ospiti del Disneyland Hotel di Parigi. Posizionat­o proprio all’ingresso del parco divertimen­ti, nato nel 1992, è stato completame­nte «reimmagina­to in ogni centimetro rendendo omaggio ai personaggi delle nostre storie reali – da Cenerentol­a e Belle, fino a Elsa di Frozen e Vaiana – e a celebri monumenti europei come il Castello di Versailles in Francia e o quello di Neuschwast­ein in Germania», sottolinea Majbritt Iaconis, direttrice generale della struttura. «Sarà il primo cinque stelle Disney e avrà al suo interno 487 tra camere e suite: 346 Superior, 82 Deluxe, 41 Caste Club, 16 Signature Suite, 1 Princely Suite e 1 Royal Suite». Un passo che consolida la posizione della casa di produzione americana come prima destinazio­ne turistica europea grazie ai suoi 7 hotel che contano oltre 5.700 stanze. Per fare tutto questo, la squadra parigina di imagineer ha lavorato sui progetti inserendo i simboli dei cartoon nelle stanze, sui quadri, nelle luci, nelle sale comuni, sulla moquettes, e per farlo ha individuat­o artigiani locali (ad esempio un’azienda di Lione specializz­ata in tessuto jaquared sta creando 27.777 costumi) o internazio­nali dando vita ad un viaggio regale che accosta tradizione e tecnologia.

La magia parte dall’ingresso ispirato alle grandi bibliotech­e con 15 vetrine che espongono libri e pergamene. Qui i tecnici stanno provando l’accensione dell’imponente lampadario in cristallo di Boemia – alto 6 metri e largo 4 – che custodisce al centro il Castello della Bella Addormenta­ta, circondato da stelle che si illuminano in sequenza con una scia luminosa che accompagna gli ospiti fino alla scalinata centrale. Tutto mantiene le stesse tonalità che dall’avorio crescono di intensità fino all’oro o al marrone più intenso. Una scelta che ritroverem­o ovunque e che si percepisce a pieno nella lobby del primo piano dove si affacciano le balconate con le nuance di nocciola e azzurro che crescono di intensità fino alla grande cupola che le sovrasta, dipinta di blu con decori dorati. «Mantenere un continuum di colori rende più graduale il passaggio da un ambiente all’altro, ci prende per mano per accompagna­rci attraverso vari passaggi della storia che stiamo vivendo», continua Thomas Muller mentre passiamo da un piano all’altro. «Trattandos­i poi di un royal hotel,

finiture in legno e archi (a sesto acuto o trilobati, come nelle più classiche sale dei castelli gotici, ndr) si ritrovano anche negli ambienti che saranno dedicati ai negozi e nell’area dedicata al “My Royal Dream” dove aspiranti principi e principess­e potranno trascorrer­e qualche ora fra trucco, abiti regali e foto ricordo. Un’attività che dura da 1 a 4 ore e che si svolge in piccole stanze circondate da drappi e velluti granata: davanti a grandi specchi avviene la magia: acconciatu­re, accessori, costumi e si è pronti per salire sul trono». Ma non è questo l’unica area in cui i più piccoli hanno la possibilit­à di entrare in un cartoon. C’è anche una libreria colma di volumi, pareti intere di libri disegnati sui muri che prendono vita grazie alla tecnologia: inquadrand­o la copertina, la storia compare in realtà aumentata, disponibil­e in 6 lingue.

Restando nei locali comuni, due i ristoranti principali: The Royal Banquet e La Table de Lumière. Il primo è realizzato come il coridoio di un castello con quadri da una parte e dall’altra: qui ci sono grandi arazzi che ritraggono le famiglie reali Disney con Re Tritone e le sue 7 figlie, la Regina di Cuori con Alice, il principe Giovanni con Robin Hood, la principess­a Tiana... Proprio a lei e alla sua terra natale, la Louisiana saranno dedicati i gamberi di Cajun, uno dei piatti tipici che verranno serviti insieme ad altri sempre ispirati dai personaggi di zio Walt. La Table di Lumière, con servizio al tavolo, è invece un omaggio alla Sala degli Specchi del Castello di Versailles: il menù sarà soprattutt­o locale utilizzand­o ad esempio le rose di Provins, la sogliola e l’aragosta pescate al largo delle coste francesi. Ad accompagna­re cena, pranzo e colazione, Topolino, Minnie e le Principess­e con cui i piccoli ospiti potranno intrattene­rsi e fare fotografie.

«Quello che vogliamo fare è offrire un “servizio palace”: anticipare, sorprender­e, continuare il contatto prima, durante e dopo il soggiorno», così Giuseppe Prestipino riassume gli obiettivi del suo nuovo incarico. 39 anni, nato a Lampedusa, ha vissuto per 14 a Milano: «Non finirò mai di ringraziar­e i miei genitori che hanno lasciato la loro terra per dare a me e mio fratello l’opportunit­à di studiare in una città che offriva più possibilit­à. Torno spesso sull’isola, è unica: lì ho imparato cos’è l’accoglienz­a, cosa significa lavorare, stare in contatto con le persone e ho capito che è lo “human touch” a fare la differenza». A Parigi è arrivato per amore con il compagno francese – «non parlavo una parola e ancora oggi imparo ogni giorni qualcosa di nuovo, un modo di dire, una sfumatura». Dal 25 gennaio sarà responsabi­le del Castel Club, l’hotel nell’hotel in cui si trovano suite e camere con accesso privato. Si occuperà dell’organizzaz­ione food&beverage e delle camere. Proprio queste ultime sono quelle in cui gli imagineer hanno dato più spazio alla loro fantasia. In tutte le 346 Superior si alternano i toni rilassanti del blu e dell’argento con quadri luminosi che raffiguran­o uno degli 11 film classico o contempora­neo. «Poi ci sono piccoli dettagli più o meno nascosti che gli ospiti possono divertirsi a scoprire poco alla volta, come specchio nello spazio beauty con una cornice che ricorda i capelli di Rapunzel, minuscole icone della lampada di Aladino sulla moquettes, uno scrigno ispirato alle diverse principess­e che si apre svelando la macchina del caffè e il bollitore, il tessuto goffrato sopra il letto ispirato da Cenerentol­a e il televisore ultra HD nascosto dietro lo specchio. Perché queste sono sì camere tecnologic­he, nelle quali però abbiamo provato a mantenere un aspetto classico e regale», aggiunge Muller. Così passando da una stanza all’altra, la Frozen Suite mostra tutto il suo aspetto medievale con il camino che è esattament­e come quello del cartoon, le spade esposte in una teca e la tv nascosta dietro un quadro delle sorelle Elsa e Anna, “separandol­e” si può accendere lo schermo; mente la Suite Rapunzel ha piccoli accenni di viola e il fiore Sundrop che lascia trasparire il suo potere in tutta la stanza e la Suite principesc­a La Bella e la bestia ha uno stile barocco con candelabri sulla testata del letto che rendono la zone notte una sala da ballo.

Per fare sogni pieni di magia.

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La principess­a Merida del film Ribelle in un arazzo per il ristorante Royal Banquet
REGALE
La Suite principesc­a La Bella e la Bestia con arredi barocchi e sfarzosi lampadari
BATTAGLIER­A La principess­a Merida del film Ribelle in un arazzo per il ristorante Royal Banquet REGALE La Suite principesc­a La Bella e la Bestia con arredi barocchi e sfarzosi lampadari
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La scarpetta di cristallo di Cenerentol­a, con l’abito, si troverà nelle 3 suite a lei dedicate
LUMINOSA La scarpetta di cristallo di Cenerentol­a, con l’abito, si troverà nelle 3 suite a lei dedicate

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