«L’AGNESE DI DOC UNA DONNA DI POTERE MA COSÌ IMPERFETTA»
L’interprete cresciuta tra Veneto e Usa: «Siamo abituati alla coerenza, è bello però scoprirsi contraddittori»
Iricordi di Andrea Fanti (Luca Argentero) sono una bomba a orologeria. Tornano come flash. Mentre lui pensa a ritroso nel suo studio. Mentre cammina per il Policlinico Ambrosiano. Mentre chiede una birra al locale. Valgono almeno 12 anni di memorie, quelle che ha perso dopo lo sparo alla testa. Nella terza stagione di Doc – nelle tue mani – partita ieri su Rai1 – Doc-Argentero punta a recuperare ogni secondo rimasto in sospeso. «La memoria di Andrea che torna è una miccia. Avrà un effetto domino su tantissime cose che Agnese non vuole riportare in superficie», dice Sara Lazzaro. E poi specifica: «Agnese Tiberi, direttrice sanitaria dell’ospedale in cui lavora anche Andrea, non solo ex moglie di Doc. Tendenzialmente noi donne, nella narrativa di quello che viene raccontato, siamo: madre di, moglie di, fidanzata di, amante di, figlia di… un uomo». Ma Agnese Tiberi non ha affatto un ruolo secondario.
«È chiaro che il personaggio di Andrea sia il traino di tutta la storia, però è bellissimo che in queste stagioni Agnese abbia trovato una sua identità, molto chiara ma anche imperfetta. L’aspetto più bello che mi ha lasciato il personaggio è infatti il suo essere estremamente contraddittorio». Perché, allora, dice bello?
«Siamo abituati forse anche come interpreti a conservare una coerenza nella vita di tutti i giorni. Ci viene un po’ imposto di dover essere coerenti quasi dovessimo mantenere un’idea morale di quello che dobbiamo fare. Ma in realtà non possiamo comandare tutto, soprattutto la nostra sfera emotiva. Agnese sa essere una donna di potere, un po’ brusca ma al contempo dolce, che ha delle fragilità e le mostra. Poi con il tempo si rialza».
Le assomiglia?
«Non penso di aver avuto così tante batoste, ho più vitalità innata rispetto a lei. Io cerco di accogliere molto come mi sento e di accettare le conseguenze rispetto a quello che provo per le persone e per il mio lavoro».
Nella nuova stagione Agnese dice: «Accetto la carica di direttrice sanitaria, penso di essere brava». Sara lo avrebbe mai detto a sé stessa?
«Riconosco di saper recitare, di saper fare il mio lavoro, per fortuna c’è sempre qualcosa da imparare. Però faccio molta fatica a darmi le pacche sulla spalla, questa modestia è una cosa che ho preso da mio padre».
Cosa ha preso invece da sua madre?
«Mamma è californiana. Da lei ho preso la grande determinazione, ha cresciuto me e mio fratello con un’idea: If you wanna, go get it. Se lo vuoi, vattelo a prendere».