Corriere della Sera - Sette

«L’AGNESE DI DOC UNA DONNA DI POTERE MA COSÌ IMPERFETTA»

L’interprete cresciuta tra Veneto e Usa: «Siamo abituati alla coerenza, è bello però scoprirsi contraddit­tori»

- DI VIRGINIA NESI

Iricordi di Andrea Fanti (Luca Argentero) sono una bomba a orologeria. Tornano come flash. Mentre lui pensa a ritroso nel suo studio. Mentre cammina per il Policlinic­o Ambrosiano. Mentre chiede una birra al locale. Valgono almeno 12 anni di memorie, quelle che ha perso dopo lo sparo alla testa. Nella terza stagione di Doc – nelle tue mani – partita ieri su Rai1 – Doc-Argentero punta a recuperare ogni secondo rimasto in sospeso. «La memoria di Andrea che torna è una miccia. Avrà un effetto domino su tantissime cose che Agnese non vuole riportare in superficie», dice Sara Lazzaro. E poi specifica: «Agnese Tiberi, direttrice sanitaria dell’ospedale in cui lavora anche Andrea, non solo ex moglie di Doc. Tendenzial­mente noi donne, nella narrativa di quello che viene raccontato, siamo: madre di, moglie di, fidanzata di, amante di, figlia di… un uomo». Ma Agnese Tiberi non ha affatto un ruolo secondario.

«È chiaro che il personaggi­o di Andrea sia il traino di tutta la storia, però è bellissimo che in queste stagioni Agnese abbia trovato una sua identità, molto chiara ma anche imperfetta. L’aspetto più bello che mi ha lasciato il personaggi­o è infatti il suo essere estremamen­te contraddit­torio». Perché, allora, dice bello?

«Siamo abituati forse anche come interpreti a conservare una coerenza nella vita di tutti i giorni. Ci viene un po’ imposto di dover essere coerenti quasi dovessimo mantenere un’idea morale di quello che dobbiamo fare. Ma in realtà non possiamo comandare tutto, soprattutt­o la nostra sfera emotiva. Agnese sa essere una donna di potere, un po’ brusca ma al contempo dolce, che ha delle fragilità e le mostra. Poi con il tempo si rialza».

Le assomiglia?

«Non penso di aver avuto così tante batoste, ho più vitalità innata rispetto a lei. Io cerco di accogliere molto come mi sento e di accettare le conseguenz­e rispetto a quello che provo per le persone e per il mio lavoro».

Nella nuova stagione Agnese dice: «Accetto la carica di direttrice sanitaria, penso di essere brava». Sara lo avrebbe mai detto a sé stessa?

«Riconosco di saper recitare, di saper fare il mio lavoro, per fortuna c’è sempre qualcosa da imparare. Però faccio molta fatica a darmi le pacche sulla spalla, questa modestia è una cosa che ho preso da mio padre».

Cosa ha preso invece da sua madre?

«Mamma è california­na. Da lei ho preso la grande determinaz­ione, ha cresciuto me e mio fratello con un’idea: If you wanna, go get it. Se lo vuoi, vattelo a prendere».

 ?? ?? Sara Lazzaro, 39 anni, è nata a Rovolon (Padova) da padre italiano e madre statuniten­se.
Ha trascorso l’infanzia tra Padova e la california­na Carmel. È laureata in Arti visive e dello spettacolo a Venezia
Sara Lazzaro, 39 anni, è nata a Rovolon (Padova) da padre italiano e madre statuniten­se. Ha trascorso l’infanzia tra Padova e la california­na Carmel. È laureata in Arti visive e dello spettacolo a Venezia

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