Corriere della Sera - Sette

UNA MADAME VESTITA DI BOLLICINE

Più di 10 anni d’attesa per la bottiglia di Maso Martis

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Da due anni Maso Martis, una delle cantine più note del Trentodoc, ha raddoppiat­o la squadra. Sono entrate in azienda le giovani Alessandra e Maddalena. Affiancano i genitori, Antonio Stelzer e Roberta Giuriali. Nuove energie che hanno alimentato la comunicazi­one sui social e l’accoglienz­a degli enoturisti. Roberta, 56 anni, resta il volto e il motore di Maso Martis, azienda che ha fondato nel 1990 con il marito. Salvo uno Chardonnay fermo, prodotto dal primo anno, la famiglia è concentrat­a sulle bollicine di montagna. La punta di diamante è il Madame Martis, uno dei Metodo classico che è stato selezionat­o nella guida Bollicine, bere bene per le feste

(in edicola con il

Corriere della Sera, a

9,90 euro oltre il prezzo del quotidiano). È una Riserva Trentodoc con un affinament­o decennale. Da poco è uscita sul mercato l’annata 2013, suadente assemblagg­io di Pinot Nero, Chardonnay e Meunier. Profumi di frutta esotica, agrumi e fiori; il gusto è deciso, con virate morbide e sapide. I vigneti si trovano a Martignano, ai piedi del Monte Calisio, (detto anche Argentario), sopra Trento, a 450 metri di altitudine.

Per i cultori, esiste una versione esclusiva del Madame Martis, la Limited Edition Dosaggio Zero Riserva. L’uvaggio è lo stesso, ma la vendemmia è precedente, 2010. Solo 400 bottiglie in vendita dall’ottobre scorso. La prima edizione limitata è stata prodotta con l’annata 2009. Le prossime saranno le 2011, 2015, 2016. Spiccano i profumi di cedro e pane tostato, in una fresca cremosità.

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