LA FURIA DI PUTIN SULLA FESTA SEXY HA RIVELATO UNA MOSCA EROTICA E POP INDIFFERENTE ALLA GUERRA
Lo scandalo smaschera il subconscio della Russia che si dichiara puritana e condanna il sesso, soprattutto gay. Puniti l’organizzatrice e il rapper che indossava solo un calzino
Nella nevosa Mosca di dicembre, alla vigilia del nuovo anno, con un ruggito spaventoso è esplosa una bomba sessuale. Le sue onde si sono diffuse in tutta la Russia. Non si tratta di una stella di Playboy, ma di un’azione collettiva del tutto spontanea di personaggi famosi del mondo pop e della televisione russa che simpatizzano per il Cremlino. Questo evento ha eclissato tutte le notizie su tutti i canali di informazione e, detto tra noi, si è rivelata addirittura peggiore dei droni ucraini che sono volati verso la capitale russa.
Anastasia Ivleeva, conduttrice televisiva ed ex caporedattrice di Playboy, ha invitato i suoi amici, per lo più musicisti, a una Festa Seminuda (questo il nome ufficiale) in occasione di una mostra fotografica erotica. Dicono che volesse solo mostrare ai suoi amici che era dimagrita in modo superbo. Alcuni sono arrivati con qualcosa addosso, altri senza niente. La maggior parte in biancheria intima trasparente. Un video finito sui social network ha suscitato un vero scandalo nell’ambiente patriottico filogovernativo. L’abbigliamento era davvero minimalista: un rapper indossava solo un calzino sopra il pene.
L’esplosione di questa bomba sessuale ha fatto crollare le facciate ingannevoli dei villaggi Potemkin di propaganda e ha traumatizzato ecclesiastici e asceti. Nel bel mezzo di una guerra, che secondo i propagandisti è sostenuta da tutti tranne che dai rinnegati andati all’estero, si comunicava l’indifferenza verso le azioni delle autorità. E l’indifferenza è apparsa come il motto inespresso di questo conflitto, incompatibile con l’intensità delle passioni militari. La cul