L’AMORE NON SALVA CHI NON SI È GIÀ SALVATO DA SOLO
Caro Massimo, sono pronta a farmi fare una ramanzina coi fiocchi. Dopo i fallimenti della mia psicologa, magari riuscirai tu a darmi qualche dritta? Cosa diresti di una tizia che, dopo aver avuto una lunga relazione fallimentare nella sua adolescenza, ne ha collezionata soltanto un’altra con un ragazzo che era l’esatto opposto del primo? All’alba dei 30 anni, riesco solo ad avere “connessioni” con uomini che, o non mi piacciono davvero, o non sono disponibili. Tanti bei souvenirs speciali, persone che poi non spariscono, continuano a dirmi che verranno a trovarmi, che mi chiedono come sto, ma io come sto?! Come faccio a innamorarmi veramente, se invece di un ragazzo ne ho tanti piccoli che si spartiscono il ruolo? Riuscirò a sbarazzarmi della speranza che uno di quelli da “una botta e via” con cui mi sono frequentata poi “da amica” per un annetto, lasci la sua ragazza e torni da me? Che magari anche quell’altro, che vive dall’altra parte del mondo, un giorno decida di prendere un aereo per fare un “second date” insensato? Perché sono così immatura? È il dilemma della mia vita: l’amore è una relazione d’affetto costruita nel tempo o può essere passionale? Io mi sono innamorata solo una volta, di quello non disponibile che era diventato mio amico fino a quando gli dissi “meglio non vederci più”. Le mie due uniche relazioni serie erano belle, bellissime, ma in nessuna delle due penso di essermi mai sentita “trasportata” da un sentimento forte al punto da non volermi staccare dal cellulare per vedere se mi aveva risposto, da essere puntuale o addirittura in anticipo agli appuntamenti, ecc. Ok, mi aspetto la sberla che mi merito.
Anonima 94
CARISSIMA CIAO-COME-STO, sgridarti sarebbe un altro modo per compiacere il tuo ego, che mi sembra già abbastanza espanso. Confido nella tua simpatia e nella tua prontezza di spirito, che si direbbero altrettanto sviluppate, affinché tu possa venirne fuori nel modo migliore: guardandoti finalmente allo specchio. Che cosa vedi? Soltanto una trentenne che pensa di avere perso tutti i treni, compresi quelli su cui non è mai voluta salire? Pulisci bene il vetro con un panno che spazzi via gli alibi e i vittimismi. E adesso torna a guardare: dentro la cornice comincerai a scorgere i due fidanzati da cui ti sei lasciata amare senza troppo trasporto, e soprattutto l’unico uomo che ti ha graffiato il cuore, forse proprio perché sentivi che non sarebbe mai stato altro che una passione di passaggio. Insomma, da qualunque parte tu giri lo specchio, vedrai riflesso sempre lo stesso problema: la tua indisponibilità a vivere una storia d’amore equilibrata e graduale, che comincia con le scosse dell’innamoramento e si espande e si stabilizza un po’ alla volta in un amore.
Anche se ci dà molto fastidio ammetterlo, la vita è un riflesso della tua anima che ti restituisce non ciò che vuoi (o pensi di volere), ma ciò che sei. E ciò che sei non è mai ciò che ti suggerisce la mente, ingannatrice e terrorizzata di soffrire, per mo
«COME FACCIO A INNAMORARMI VERAMENTE, SE INVECE DI UN RAGAZZO NE HO TANTI PICCOLI CHE SI SPARTISCONO IL RUOLO?»
tivi suoi professionali che hanno a che fare con il compito di garantirci la sopravvivenza. Ciò che tu sei lo sa soltanto il tuo inconscio, che te lo rivela nelle intuizioni e nei sogni: è lì, non nelle elucubrazioni della testa, che devi andarti a cercare.
C’è qualcosa dentro di te che non vuole l’amore, ne ha paura, ne teme la fine o gli effetti collaterali. Perciò continui a incontrare solo persone che ti rimandano questa immagine di non praticabilità: uomini che ti amano a senso unico, e altri già impegnati o fin troppo disimpegnati, con cui giocare all’apprendista romantica. Sei sempre te stessa che incontri, lo capisci?
Nella mia vita sentimentale ho trovato ogni volta la persona che io ero in quel momento dentro di me: quando ero caos ho incontrato caos, quando ero gelo ho incontrato gelo, quando ero fuoco fatuo ho incontrato fuoco fatuo e quando finalmente mi sentivo centrato e in equilibrio ho trovato il mio centro e il mio equilibrio. L’amore non salva chi non si è già salvato da solo. Eros è una splendida follia che però ha regole implacabili e non le cambierà per te, anche se ciascuno è convinto di rappresentare un caso unico ed eccezionale ed è questa convinzione ad alimentare i film, i romanzi, le poste del cuore. Nell’illusione che certi meccanismi universali prevedano una variante speciale soltanto per noi.
NELLA MIA VITA SENTIMENTALE QUANDO ERO CAOS HO INCONTRATO CAOS, QUANDO ERO GELO HO INCONTRATO GELO...