Corriere della Sera - Sette

CHE COS’È L’AMOR? CHIEDILO AL PREFATORE

- GIOVANNI TESTORI DI LUCA MASTRANTON­IO lmastranto­nio@rcs.it

Per scrivere d’amore ci vuole coraggio, il fallimento è dietro l’angolo. Per scrivere poesie d’amore non basta il coraggio, ci vuole disperazio­ne. Per scrivere una prefazione a delle poesie d’amore forse non basta il coraggio né la disperazio­ne. Serve qualcosa d’altro, qualcosa che ritrovato nell’autore della prefazione a Non a te nudo amore (Crocetti editore), volume di poesie d’amore scelte da Nicola Crocetti (sempre più prolifico curatore, dopo il successo delle poesie da spiaggia scelte con Jovanotti). L’amore è un tema eterno, più che antico, ed è facile sentire chi anche là dove non ci sono, ma mentre leggevo la prefazione mi sono dimenticat­o chi fosse l’autore. Provo a tradurvi in quiz la sensazione di déjà vu di queste frasi. «Nell’incontro d’amore non è solo in gioco il destino dell’Uno che deve scoprirsi come Due, ma del mondo stesso (...) Non esiste amore tra anime perché l’amore è sempre un amore tra corpi (...) Scrivere d’amore è come fare l’amore». Secondo voi il testo della prefazione è di: a) Francesco Alberoni b) Roberto Benigni c) Massimo Recalcati

PS Nella raccolta non ho trovato le mie poesie d’amore preferite (come Nostalgia di Ungaretti e To a Stranger di Whitman), ma la poesia scelta per la quarta di copertina, di Giovanni Testori, è la più bella dell’intera raccolta, perché tiene assieme l’Inizio e la Fine, il verbo del principio, amare, il verbo della fine, lasciarsi. Vedete, è un attimo e si diventa prefatori.

Bisogna amarsi meno bisogna lasciare al tempo l’ingorda gioia d’insegnare che l’amore non è ricevere, né dare, ma lasciarsi prendere, affondare.

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