UNA MOGLIE E 70 CAPRE L’EPOPEA DEL TROTA-BOSSI TROVA UN LIETO FINE
Arriva la notizia che si è sposato Renzo Bossi, il leggendario Trota, come lo definì tanti anni fa suo padre, l’Umbertone, il rivoluzionario condottiero leghista, all’epoca ancora in canottiera e con il sigaro, quando gli chiesero se potesse essere lui il suo “delfino” politico. Leggo che la fortunata in questione è Izabela Corina, imprenditrice rumena dell’alta profumeria. Lui, il Trota, si è intanto dato all’agricoltura (lo so quello che state pensando, eh). Sembra vada particolarmente orgoglioso di 70 capre che gestisce in una fattoria di Brenta, nel Varesotto, insieme a suo fratello Roberto Libertà, mentre il Bossi più piccolo, Eridano Sirio, studia Economia.
Il nostro Trota, dopo essere riuscito a centrare l’esame di maturità solo al terzo tentativo, la sua laurea provò a comprarsela in Albania. Ci fu uno uno scandaletto, lui spiegò che lo avevano laureato senza dirglielo (o qualcosa del genere). Ho ricordi vaghi, credo fosse il 2010. Più nette sono le immagini di un viaggio lunare che feci a Gozo, isola dell’arcipelago di Malta, dove il Corriere m’aveva inviato a seguire la finale dei campionati del mondo di calcio riservati ai “Popoli senza nazione”. Il Trota, appena ventenne, con l’incarico di team-manager, guidava la selezione della Padania. Che aveva Va’ pensiero come inno e che, un pomeriggio, gioca contro il Regno delle Due Sicilie. Il primo tempo si chiude 0 a 0 e allora lui, nell’intervallo, irrompe negli spogliatoi urlando: «Per i padani è prevista solo la vittoria!». Era solo poco più di un moccioso, ma tutti – compreso Maurizio Ganz, ex centravanti di Inter e Milan – lo prendono sul serio. Come tanti, per altro, in quella penosa stagione. Adesso, è vero, abbiamo ministri che fermano i Frecciarossa e la leader dell’opposizione che rilascia la sua prima intervista a Vogue, però c’è stato un tempo in cui i capricci del Trota venivano assecondati pure a Palazzo Chigi e i direttori dei giornali e dei tigì stavano poi lì, al telefono, a sorbirsi i suoi teoremi. La tragica stagione politica di questo Paese comincia da lontano. Quella del Trota s’interruppe nella melma di alcune inchieste giudiziarie. E dopo un’intervista di Vanity Fair, in cui gli chiesero se avesse mai provato droghe: «Nella vita bisogna provare tutto, tranne la droga e i culattoni».
CT DELLA NAZIONALE DI CALCIO PADANA A 20 ANNI, I SUOI CAPRICCI ARRIVAVANO FINO A PALAZZO CHIGI