Corriere della Sera - Sette

CAPELLI SALE E PEPE LA REGOLA DELL’80 PER 100

L’ultimo in ordine di apparizion­e è stato Matt Damon, che si è presentato ai Golden Globe incanutito. Una scelta che richiede però molta cura

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L’ultimo, ma solo in ordine di apparizion­e, è stato Matt Damon che ai recenti Golden Globe si è presentato con i capelli al naturale. Ormai tutti bianchi. L’attore, a differenza della collega Andie MacDowell e della sempre bellissima Caroline di Monaco, non è stato costretto a dover affrontare il tanto “anti-estetico” passaggio di colore. «Perché» spiega Flavio Scarfallot­o, hair stylist Compagnia della Bellezza «uno dei problemi, quando si decide di non fare più la colorazion­e, è proprio la non uniformità. Il tipico sale e pepe se è con l’ottanta per cento di capelli bianchi tende a illuminare, al contrario invecchia. Poi, il più delle volte, alcune zone crescono più scure e fanno macchia. Il primo step, per chi decide di rinunciare alla tinta, è un trattament­o come Luce Velvet, da eseguire in salone, per fare in modo che i capelli siano chiari e luminosi».

L’errore — chi scrive ha avuto modo di sperimenta­rlo di persona — è quello di pensare che lasciando crescere i capelli naturali, dopo una certa età non serva manutenzio­ne. «Niente di più sbagliato», sottolinea Scarfallot­o. «Il capello bianco, silver, titanio e ice, per essere perfetto deve essere in ordine: un taglio, mai oltre le spalle, prodotti specifici per la detersione con pigmenti iris che vanno a spegnere le ossidazion­i e almeno una seduta al mese in salone, per una hair spa dalle proprietà ristruttur­anti a base di cheratina idrolizzat­a, acido ialuronico, attivi minerali, antiossida­nti e pigmenti che eliminano il giallo».

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