MADRASE E MOSCHEE SULLA VIA DI SAMARCANDA
Tra arte e storia millenaria con i giornalisti del Corriere attraversando siti Unesco, mausolei, minareti. Ma anche moderne metropolitane
Terra di conquiste con Alessandro Magno, Gengis Khan e Tamerlano protagonisti assoluti in questo Paese dell’Asia centrale, crocevia di commerci e culture. Ma anche patria del filosofo, medico e matematico Avicenna, vissuto a cavallo dell’anno Mille e considerato forse il più grande scienziato dell’Islam.
Inizia all’alba, all’aeroporto di Urgench, l’itinerario lungo la Via della Seta per il lettori-viaggiatori del Corriere della Sera che sceglieranno una delle tre date disponibili (2-9 aprile; 7-14 e 17-24 maggio) per il viaggio in Uzbekistan, organizzato in collaborazione con Turisanda1924, che festeggia quest’anno i cento anni di percorsi on the road.
Sarà l’occasione per visitare l’antica Khiva, sito Unesco con la fortezza Kunya Ark e la moschea Juma. Quindi si vola a Bukhara per una sosta di due giorni nel cuore della città vecchia con visita alle madrase del XVI-XVII secolo, al minareto sopravvissuto a Gengis Khan, al laboratorio dove vengono creati i tappeti, alla casa-museo di un ricco mercante. Segue Shahrisabz (fate spazio in valigia per borse, tessuti, tovaglie e porcellana), dove è nato Tamerlano di cui a Samarcanda si visiterà – in esclusiva e in notturna – il Mauseoleo, per poi approfondire la conoscenza della città il giorno successivo con un tour (le guide parlano perfettamente italiano) che parte da Piazza Registan circondata dalle madrase du Sherdor, Tilla Kori e Ulugbek. Di quest’ultimo – matematico e astronomo – si conoscerà anche l’osservatorio prima di arrivare alla capitale Tashkent da cui si ripartirà per l’Italia. Ma solo dopo essere scesi nella coloratissima metropolitana. Info e prenotazioni: inviaggio.corriere.it